La Svizzera chiede all'UNHRC di porre fine ai matrimoni forzati
La Svizzera è stata tra i coautori di una risoluzione di condanna dei matrimoni forzati alla 53a sessione del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite (UNHRC).
La sessione, che si è svolta dal 19 giugno al 14 luglio, ha adottato la risoluzione, che chiede anche di porre fine ai matrimoni infantili.
"La risoluzione adottata riconosce per la prima volta che i matrimoni forzati sono una forma di violenza di genere", ha dichiarato venerdì il Governo elvetico.
"La Svizzera ha colto l'occasione per ribadire la necessità di combattere la discriminazione strutturale e gli stereotipi di genere, che sono tra le cause principali dei matrimoni forzati".
La Confederazione ha anche appoggiato un'altra risoluzione per eliminare la violenza contro le donne e le ragazze e durante un dibattito ha condannato la discriminazione delle donne da parte dei talebani in Afghanistan.
Nel fitto calendario dell'UNHCR, la Svizzera ha presentato posizioni forti anche su una serie di altri argomenti, dalle esecuzioni in Iran all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.
I rappresentanti svizzeri hanno preso parte anche a dialoghi e risoluzioni sulla situazione in Eritrea, Siria e Bielorussia.
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