Quattro delle dieci città italiane con l’aria più inquinata si trovano in Lombardia. Il reportage del Tg.
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tvsvizzera.it/spal
La Pianura padana Lombardia si conferma la regione più inquinata d’Europa, secondo i dati diffusi da Legambiente. La situazione è pesante soprattutto nei grandi centri, dove più intenso è il traffico veicolare.
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Il report Mal’aria 2023 pubblicato pochi giorni fa inserisce quattro città lombarde – Milano, Monza, Lodi, Cremona – tra le dieci con maggiori concentrazioni di polveri sottili PM10. A Milano, seconda città dopo Torino, nel 2022 si sono registrati 84 superamenti dei limiti legali di Pm10.
E questo nonostante il fatto che la metropoli lombarda abbia istituito undici anni fa l’Area C che ha ridotto del 30% gli ingressi nel centro. Una misura insufficiente, anche perché resta un problema irrisolto quello del traffico pesante nell’agglomerato.
Ma a contribuire in modo determinante sulla qualità dell’area in Lombardia, oltre ai motori e agli impianti di riscaldamento alimentati da energie fossili, sono i numerosi allevamenti che contano quattro milioni di suini e un milione e mezzo di bovini.
Soprattutto negli allevamenti intensivi i liquami prodotti dal bestiame si riversano nel terreno e l’ammoniaca si trasforma in polveri fini.
Emissioni la cui portata, secondo quanto indicano gli esperti, è paragonabile a quella del traffico motorizzato. Alcune aziende zootecniche hanno intrapreso la via del bio e riutilizzano i reflui nocivi. Ma questo risulta impossibile per i grandi allevamenti intensivi.
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