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La mia Svizzera #1: Rita Pavone

“Vivere qui mi ha dato grande serenità”, racconta, “in Svizzera ho capito davvero cosa significa integrazione”

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Gian Burrasca. L’intervista a Rita Pavone non può che partire da qui, dal ragazzino impertinente che interpretò in uno sceneggiato televisivo che ha compiuto 50 anni nel 2015. Non conosceva il personaggio –le regalò il libro la regista Lina Wertmüller- ma a intrigarla fu la colonna sonora di Nino Rota. Un’esperienza che per Rita, circondata dal gotha del teatro italiano, si rivelerà anche una preziosa “accademia accelerata di arte drammatica”.

Cinquant’anni dopo, la ritroviamo concentrata sulla carriera di cantante. Col disco ‘Masters’ (2014), vuole “far conoscere l’essenza vera di Rita”. Judy Garland, Tony Bennett, Fats Domino sono artisti che la Pavone ama da sempre: un amico di suo padre che lavorava sulle navi le portava i dischi dagli Stati Uniti quando era ragazza.

Molti li incontrerà poi di persona: “Ho vissuto a 18, 20 anni situazioni inimmaginabili, conosciuto personaggi che avevo visto solo al cinema”. Con altri dividerà il palcoscenico (Marianne Faithful, Beach Boys, Dizzie Gillespie). Suonerà in tutto il mondo ed entrerà nelle classifiche americane e tedesche.

Rita Pavone vive in Svizzera dalla fine degli anni Sessanta. La definisce un paese “dove il popolo ha davvero il diritto di esprimere a propria opinione. Gli italiani sono un popolo stravagante, divertente e con un cuore grande, ma è qui che ho cominciato a capire cosa vuol dire tenere conto degli altri, integrazione. La Svizzera mi ha dato grande serenità, e sono contenta di aver fatto crescere qui i miei figli”.

Altri sviluppi

Nella versione estesa dell’intervista, Rita Pavone ci racconta di come per prima di recitare ne ‘Il giornalino di Gian Burrasca abbia studiato i suoi fratelli maschi: “non volevo che fosse un personaggio en travesti, e mi riusciva talmente bene che molte bambine si innamorarono me!”.

Ci sono poi l’emozionante, sorprendente incontro con Elvis Presley, l’amore per il rock, il rapporto con i suoi figli e con i genitori: suo padre fu il suo primo grande fan.

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