La filiale ugandese di Holcim accusata di non rispettare diritti umani e ambiente
Sul produttore svizzero di cemento Holcim pende una denuncia formale per presunte violazioni dei diritti umani e danni ambientali in Uganda. Il gruppo ha affermato che segue standard elevati di diligenza (Due Diligence).
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www.swissinfo.ch/ds
Nonostante le proteste continue sulle conseguenze negative e i danni ecologici causati dalle attività del produttore di cemento elvetico, ha dichiarato la Società per i popoli minacciati inCollegamento esterno un comunicato, “Hima Cement (filiale di Holcim nel Paese africano) non ha avviato alcun dialogo costruttivo per ascoltare le preoccupazioni delle comunità interessate, né ha risposto in merito alle loro rivendicazioni”.
L’ONG ugandese Twerwaneho Listeners’ Club (TLC) e l’emittente televisiva locale Clouds FM hanno presentato la denuncia al Punto di contatto nazionale (PCN) dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) in Svizzera.
I PCN sono uffici istituiti dai governi che hanno aderito alle linee guida dell’OCSE per le imprese multinazionali). Le linee guida sono un codice di condotta che fornisce alle imprese un quadro di riferimento per le pratiche commerciali responsabili (definite anche responsabilità sociale d’impresa).
Il reclamo delle ONG riguarda i principi generali, l’inquinamento, l’ambiente, i diritti umani e la fiscalità. Il PCN svizzero non ha poteri punitivi e può solo contribuire a portare le parti in conflitto al tavolo per avviare una discussione in Svizzera.
Tuttavia, molte comunità interessate si sono avvalse del PCN svizzero per ottenere un incontro con i responsabili delle decisioni aziendali, cosa che sarebbe stata quasi impossibile da ottenere nel proprio Paese.
Interpellata da SWI Swissinfo la multinazionale con sede a Zugo ha sostenuto che “Holcim opera secondo i più alti standard di governance, etica e integrità, con tolleranza zero per qualsiasi violazione in tutto il mondo”.
Le voci sul posto
Le organizzazioni ugandesi si concentrano sui diritti umani e difendono le comunità colpite dalle attività del produttore di cemento Hima Cement, che si rifornisce di pozzolana da Harugongo e Kicwamba nell’Uganda centro-occidentale, secondo la Society for Threatened Peoples con sede a Berna.
La filiale di Holcim in Uganda è accusata di inattività di fronte a denunce che coprono un periodo di sette anni e di misure di ritorsione contro i membri della comunità che hanno sollevato questioni di “Due Diligence”.
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