L’Associazione aziende elettriche svizzere (AES) lancia l’allarme: non si riuscirà a raggiungere la neutralità climatica nel 2050.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
I progetti per la produzione di energia rinnovabile non si stanno sviluppando a una velocità adeguata, secondo le imprese elettriche.
Per confermare l’obiettivo di azzeramento delle emissioni di CO2 a metà secolo, come sottoscritto da Berna nell’ambito dell’accordo di Parigi, sarà indispensabile produrre almeno 37 terawattora (TWh) di elettricità supplementare entro il 2050, sottolinea l’organizzazione nazionale.
I 104 progetti idroelettrici, fotovoltaici, eolici e di biomassa previsti attualmente, viene sottolineato, non consentiranno di produrre che 4 TWh ulteriori (di cui 3,4 in corrente invernale).
A frenare la diffusione delle rinnovabili, osserva AES, sono “la grande opposizione”, soprattutto a livello locale, e “gli anni di vertenze giuridiche” cui sono confrontati i progetti che vengono avanzati nel Paese.
L’ultimo esempio è dato dalla bocciatura in votazione popolare in Vallese dei parchi solari in altitudine. La popolazione, seguendo le tesi delle organizzazioni ambientaliste locali, ha bocciato il 10 settembre il decreto passato lo scorso febbraio nel parlamento cantonale che voleva accelerare l’iter per la realizzazione dei grossi impianti fotovoltaici in montagna.
Utile di Tesla in picchiata libera, Elon Musk ridurrà le attività alla Casa Bianca
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nei primi tre mesi dell'anno l'utile di Tesla si è ridotto di oltre il 70% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Il WEF indaga sul suo fondatore Klaus Schwab dopo una denuncia anonima
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Forum economico mondiale (WEF) ha aperto un'inchiesta interna nei confronti del suo fondatore, Klaus Schwab, dopo che una lettera anonima ha denunciato la cattiva condotta finanziaria ed etica sua e di sua moglie.
Appello di Novartis all’UE: “I prezzi dei medicinali vanno aumentati”
Questo contenuto è stato pubblicato al
In una lettera aperta pubblicata oggi sul Financial Times, i vertici dei due colossi farmaceutici Novartis e Sanofi chiedono alla Commissione europea di aumentare i prezzi dei medicinali nel Vecchio Continente, adeguandoli a quelli in vigore negli Stati Uniti.
Arrestati nei Grigioni quattro uomini che lanciavano pietre sulle auto in autostrada
Questo contenuto è stato pubblicato al
La polizia grigionese è riuscita rapidamente ad arrestare quattro uomini, di età compresa tra 18 e 23 anni, che nella notte tra Venerdì e Sabato Santi hanno lanciato pietre su automobili da un cavalcavia sull'autostrada A13 in territorio di Trimmis.
Due albanesi arrestati in Ticino con 30 chili di cocaina in auto
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le guardie di confine ticinesi hanno fermato la scorsa settimana nel Mendrisiotto un 28enne e un 30enne albanesi che trasportavano a bordo della loro auto 30 chilogrammi di cocaina.
Guy Parmelin incontra rappresentanti dell’economia svizzera in USA
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il ministro dell'economia Guy Parmelin ha incontrato ieri a Washington i rappresentanti dell'economia svizzera a margine della riunione di primavera della Banca Mondiale, un'occasione per discutere degli ultimi sviluppi economici e del loro impatto, scrive su X.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Chiuso la scorsa settimana a causa delle forti nevicate in Vallese, il tunnel del Gran San Bernardo non riaprirà fino a nuovo avviso.
Nonostante l’inflazione, i salari svizzeri sono aumentati nel 2024
Questo contenuto è stato pubblicato al
Lo scorso anno in Svizzera, anche tenendo conto dell'inflazione, gli stipendi e quindi il potere d'acquisto sono aumentati. Lo ha comunicato oggi l'Ufficio federale di statistica (UST), precisando che i salari nominali sono progrediti in media dell'1,8% su base annua.
La presidente svizzera sarà ai funerali di papa Francesco
Questo contenuto è stato pubblicato al
La presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter parteciperà alle esequie di papa Francesco, in programma per sabato mattina. Lo ha annunciato la stessa consigliera federale su X.
Consegnate altre firme contro l’identità elettronica
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il movimento Mass-Voll ha consegnato oggi 15'000 firme contro la Legge sull'identità elettronica (Id-e). Altri membri del comitato referendario avevano già presentato le firme giovedì scorso, scatenando dissidi fra i promotori.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.