La casa è una chimera per la classe media in Svizzera
Un sogno per molti cittadini e cittadine
Keystone
Il dirigente di Raiffeisen Martin Neff chiede incentivi fiscali per rendere accessibile la proprietà di un immobile. Per l'economista non vi è alcun rischio di bolla immobiliare in Svizzera.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
Per il capo economista del secondo gruppo bancario elvetico la classe media non è in grado di acquistare una casa o un appartamento a causa dei prezzi troppo elevati del mercato immobiliare interno.
“La Svizzera non incoraggia l’acquisto di abitazioni in proprietà, anche se questo è un mandato costituzionale”, ha affermato Martin Neff alla NZZ am Sonntag.
Negli ultimi anni i proprietari di case sono stati addirittura penalizzati a causa del valore locativo, il reddito teorico che i contribuenti devono dichiarare al fisco anche se siano titolari unicamente dell’immobile in cui risiedono.
Revisione di legge in corso
La situazione però potrebbe cambiare a breve. Nella recente sessione estiva la Camera bassa ha approvato, con 109 voti contro 75 e 8 astenuti, una revisione legislativa che sopprime proprio l’imposta sul valore locativo.
L’eliminazione del balzello votata dal Consiglio Nazionale varrebbe non solo per le residenze principali, come chiesto dal Consiglio degli Stati (che dovrà quindi esprimersi su questa divergenza), ma anche per quelle secondarie.
Per Martin Neff bisognerebbe anche restringere il diritto di opposizione che pone un freno ai progetti edilizi. “Chiunque presenti un’opposizione deve essere in grado di dimostrare un interesse materiale, non solo ideologico”, ha osservato in proposito l’esponente di Raiffeisen al settimanale zurighese.
Nessuna bolla immobiliare
Riguardo invece ai timori che aleggiano sul mercato immobiliare Martin Neff è convinto che non vi sia alcun rischio di esplosione di una bolla immobiliare. Attualmente la domanda supera di gran lunga l’offerta e “i prezzi non possono scendere”.
Non vi sono insomma, a suo giudizio, le condizioni di un calo a due cifre in poco tempo dei valori immobiliari. “Chiunque trovi qualcosa che gli piace e per cui dispone dei mezzi necessari – rassicura Martin Neff – dovrebbe cogliere l’occasione al volo”.
BNS: la priorità è la stabilità dei prezzi, ribadisce Schlegel
Questo contenuto è stato pubblicato al
Mantenere la stabilità dei prezzi è il compito principale della Banca nazionale svizzera. Lo ha ribadito oggi, il presidente della direzione Martin Schlegel.
Iniziativa responsabilità ambientale, campagne dalle cifre modeste
Questo contenuto è stato pubblicato al
Circa 665'000 franchi sono stati spesi durante le campagne della votazione federale dello scorso 9 febbraio, data in cui gli svizzeri hanno respinto l'iniziativa per la responsabilità ambientale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel giro di una settimana, la polizia vallesana ha sequestrato due monopattini in grado di superare i 100 km/h. Le trottinette sono state confiscate e i proprietari denunciati.
Dazi, la Svizzera è tra i partner prioritari degli USA
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera figura tra i 15 Paesi con cui gli Stati Uniti intendono trovare rapidamente una soluzione alla questione dei dazi doganali. Lo ha affermato la ministra delle finanze e presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter.
Fermati a Sils due uomini con gioielli e orologi rubati nell’auto
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dipendenti dell'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) hanno scoperto orologi, gioielli e monete rubati durante un controllo di un veicolo a Sils in Engadina (GR) all'inizio di aprile. I due occupanti dell'auto con targhe italiane sono stati consegnati alla polizia cantonale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Negli ultimi dieci anni, la forza lavoro svizzera è invecchiata: dal 2014 al 2024 l'età media delle persone attive è passata da 41,2 a 42,3 anni.
Erasmus+ costerebbe il triplo a Berna rispetto alla soluzione attuale
Questo contenuto è stato pubblicato al
Se sarà associata al programma dell'Unione europea Erasmus+ dal 2027, come nelle intenzioni del Consiglio federale, la Svizzera dovrà pagare tre volte di più rispetto a quanto fa per l'attuale soluzione nazionale.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.