Ursula von der Leyen: "In questo momento è importante esercitare il massimo della pressione su Putin e sul governo russo"
Keystone / Ronald Wittek
Dopo la diffusione delle immagini di Bucha, Bruxelles pensa a inasprire le misure contro Mosca (che devono però essere approvate da tutti i membri). Zelensky, dal canto suo, chiede che la Russia venga espulsa dal Consiglio di sicurezza dell’ONU.
Questo contenuto è stato pubblicato al
5 minuti
tvsvizzera.it/mrj
Quanto successo a Bucha ha sconvolto tutta la comunità internazionale. Per molti, la Russia deve pagare per questa strage di civili. A iniziare da nuove sanzioni: “La Russia sta conducendo una guerra spietata non solo contro le forze ucraine, ma anche contro la popolazione civile. In questo momento è importante esercitare il massimo della pressione su Putin e sul governo russo. Ecco perché oggi proponiamo un nuovo inasprimento delle sanzioni. Vogliamo che siano più incisive e di maggiore impatto, in modo che abbiano serie conseguenze sull’economia russa”. A dirlo è la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
Le sanzioni proposte sono uno stop all’importazione di carbone russo, un divieto totale di effettuare transazioni per quattro grandi banche, tra cui VTB – la seconda del Paese. Alle navi russe o operate dalla Russia andrebbe vietato di accedere ai porti dell’Unione Europea. Eccezioni possono essere fatte per quelle che trasportano generi essenziali, come aiuti umanitari o risorse energetiche. Andrebbero messe al bando, secondo von der Leyen anche gli operatori di trasporto su strada russi e bielorussi.
Contenuto esterno
L’idea è anche di fermare l’esportazione verso la Russia di computer quantistici, semiconduttori, macchinari sensibili e attrezzature per i trasporti. Infine, divieto di importare dalla Russia numerosi altri prodotti: dal legno al cemento, dai frutti di mare ai liquori.
Vi è poi una serie di misure molto mirate, come per esempio il divieto generale nell’UE alla società russe di partecipare agli appalti pubblici negli Stati membri o l’esclusione di qualsiasi sostegno finanziario, europeo o nazionale, agli enti pubblici russi.
Proposte, queste, che richiedono però l’approvazione da parte di tutti i 27 membri dell’UE. Un’approvazione che non è così scontata, poiché già per la prima serie di sanzioni ci sono stati disaccordi sulle misure da prendere. La Germania, per esempio, dipende in larga misura dalle importazioni di carburanti russi.
Nel frattempo, comunque, si è allungata la lista dei Paesi dell’UE che stanno espellendo dal proprio territorio i diplomatici russi: in Danimarca, Francia, Germania e Italia sono rimasti gli ambasciatori, ma parte dello staff è stato allontanato, in qualche caso con l’accusa di spionaggio. Ora hanno fatto lo stesso anche la Svezia e la stessa UE: “Ho deciso, oggi, di dichiarare persona non grata alcuni membri delle missioni permanenti della Federazione russa presso l’Unione Europea. Questo, perché sono impegnati in attività contrarie al loro status di diplomatici”, ha annunciato l’alto rappresentante UE per la politica estera Josep Borrell.
NATO: “Forniremo supporto all’Ucraina”
La NATO, dal canto suo, continua a osservare attentamente l’evoluzione della situazione: “Nelle prossime settimane ci aspettiamo che l’attacco russo si concentri sull’est e il sud dell’Ucraina con lo scopo di conquistare tutto il Donbass e creare una continuità territoriale tra la Russia e la Crimea. È una fase cruciale di questa guerra. I ministri degli esteri dei Paesi NATO discuteranno come procedere: è nostro compito fornire supporto all’Ucraina con forniture militari moderne e con un sostegno finanziario e umanitario”, ha dichiarato il segretario generale dell’Alleanza atlantica Jens Stoltenberg.
Zelensky si rivolge al Consiglio di sicurezza dell’ONU
Martedì pomeriggio il presidente ucraino Zelensky é intervenuto con un videomessaggio al Consiglio di sicurezza dell’ONU riunito a New York in seguito alla diffusione delle immagini dei cadaveri di civili trovati in seguito al ritiro delle truppe russe.
Contenuto esterno
Zelenksy ha nuovamente accusato la Russia di crimini di guerra chiedendo alle Nazioni Unite d’intervenire. Ha poi chiesto di rimuovere Mosca dal Consiglio per impedirle di bloccare le risoluzioni contro le sue aggressioni. “Vi parlo per conto delle persone che hanno perso i propri cari, dei civili che sono morti, che sono stati uccisi con un colpo alla nuca dopo essere stati torturati. Alcuni di loro sono stati freddati per strada, altri sono stati gettati nelle fosse, e sono morti con grande sofferenza. Sono stati uccisi nei loro appartamenti, nelle case sfondate dalle granate. o ancora sono stati schiacciati dai carrarmati mentre si trovavano nelle loro auto, in mezzo alla strada”.
Il Canton Vallese assicura una rapida ricostruzione delle strade di Blatten
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo la frana che il 28 maggio ha distrutto il comune vallesano di Blatten diverse strade devono essere ricostruite il più rapidamente possibile.
Un prestito di 20 milioni per chi vuole lasciare Brienz
Questo contenuto è stato pubblicato al
Questo venerdì l'assemblea comunale di Albula/Alvra, dove si trova Brienz/Brinzauls, si esprimerà su un prestito di 20 milioni di franchi messi a disposizione di chi vuole abbandonare il paese minacciato dalla frana.
Una nuova legge sulle epidemie per migliorare la gestione delle crisi sanitarie
Questo contenuto è stato pubblicato al
Confederazione e Cantoni dovranno collaborare più strettamente per proteggere la salute della popolazione dalle future minacce rappresentate dalle malattie trasmissibili o dalle resistenze agli antibiotici.
“No” del Consiglio federale a una tassa per le cure in pronto soccorso
Questo contenuto è stato pubblicato al
No a una tassa per le cure in pronto soccorso. Il Consiglio federale respinge il progetto in tal senso elaborato da una commissione del Nazionale, raccomandando ai parlamentari la non entrata in materia. Secondo il Governo, la misura non sgraverebbe i reparti.
Crescono le malattie da zanzare: il 2024 è stato l’anno peggiore per la Dengue
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le malattie veicolate dalle zanzare causano oltre 1 milione di morti e infettano fino a 700 milioni di persone nel mondo ogni anno, quasi una persona su dieci.
In Lapponia lo sviluppo di una miniera fa spostare una chiesa di 5 km
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per consentire l'espansione di una delle più grandi miniere di ferro al mondo, a Kiruna, in Lapponia, è stata trasferita di 5 km una chiesa storica considerata tra gli edifici più belli della Svezia.
Calano gli utili di Reiffeisen a causa del taglio dei tassi della BNS
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il gruppo Raiffeisen ha registrato nel primo semestre un netto calo degli utili, principalmente a causa della diminuzione delle operazioni su interessi dovuta ai tagli dei tassi della Banca nazionale. Gli altri settori d'attività hanno invece mostrato una crescita.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Due basejumper sono morti nell’Oberland bernese a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro, uno statunitense e uno svizzero, entrambi vittime di incidenti fatali durante salti con la tuta alare.
Triplice omicidio a Corcelles, arrestato il padre di famiglia
Questo contenuto è stato pubblicato al
Una donna di 47 anni e le sue due figlie di 10 e tre anni e mezzo sono state uccise martedì sera a Corcelles, nel canton Neuchâtel.
Esplosione dei costi della psicoterapia dopo la riforma
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il nuovo disciplinamento volto a facilitare l'accesso alle prestazioni psicoterapeutiche - entrato in vigore nel 2022 - ha generato costi supplementari pari a 131 milioni di franchi annui a carico dell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS).
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Le immagini della strage di Bucha
Questo contenuto è stato pubblicato al
La testimonianza da Bucha, teatro del massacro di civili, dell'inviato della Radiotelevisione svizzera Rts Sébastien Faure.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Berna chiede un'indagine indipendente su quanto accaduto a Boucha. Cassis non vuole parlare di "crimini di guerra".
Dopo Bucha, nuove sanzioni in vista contro la Russia
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'UE sta discutendo su nuovi provvedimenti contro Mosca. La Svizzera chiede da parte sua l'apertura di un'indagine internazionale.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.