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Una tassazione forfettaria per ricchi stranieri

L'Italia scende in campo alla conquista di stranieri ad alto reddito. Arriva la "flat-tax per i Paperoni" che punta a rendere attraente la residenza italiana per i contribuenti ad alto reddito. Basterà pagare una tassa forfait di 100mila euro l'anno e, se l'adesione si estende anche a figli e coniuge, ulteriori 25mila euro a testa.

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La novità è operativa da subito ed è stata introdotta dall’ultima legge di Bilancio. La cosiddetta “flat tax”, però, non riguarda gli italiani, nemmeno quelli che negli ultimi anni sono fuggiti all’estero. Serve al fisco italiano per entrare in concorrenza con le amministrazioni di altri Paesi che negli ultimi anni, con normative fiscali agevolate, hanno richiamato contribuenti ad alto reddito e patrimonio, spesso Vip finiti anche sui rotocalchi. Non solo emiri ma anche calciatori e cantanti.

La norma è pensata per far venire contribuenti-stranieri che in Italia non ci sono mai stati. E che magari sono attratti non solo dallo sconto fiscale, ma anche dal clima, dalla bellezza dei luoghi, dalla cultura e dal cibo.

Per rendere operativa questa importante novità fiscale l’Agenzia delle Entrate ha diffuso le istruzioni e un’apposita “check list”, ovvero un elenco di domande che consentirà di capire se il proprio caso può rientrare e se può essere conveniente aderire a questo regime sostitutivo dell’Irpef.

Requisiti

Il primo requisito è quello di guadagnare tanto da considerare un risparmio il versamento di 100mila euro al fisco. In Italia, ad esempio, la soglia di convenienza sarebbe attorno ai 250mila euro di reddito, ma il test in questo caso va fatto misurando le tasse pagate in altri Paesi.

L’altro paletto riguarda la residenza degli ultimi 10 anni che, per almeno 9 periodi d’imposta, doveva essere in Paesi stranieri. Del resto non si nasconde che l’obiettivo è quello di incassare maggiori tasse magari favorendo lo spostamento in Italia, in chiave post-Brexit, di società finanziarie, quali banche e fondi, che sono società ad alta intensità di capitale umano, con persone ad alto reddito, i cosiddetti Hight Net Worth Individuals.

Aderire al forfait per ricchi sarà facile. Basterà barrare l’apposita casella nella dichiarazione dei redditi. E poi il rinnovo è automatico per 15 anni. 

Per chi verrà in Italia, poi, diventerà conveniente trasferire anche gli altri familiari ad alto reddito. L’opzione forfait può infatti anche essere estesa a familiari più stretti: saranno tassati 25mila euro a testa.

Il caso della Svizzera

Il caso della Svizzera è particolare. I cittadini stranieri domiciliati in Svizzera possono essere tassati forfettariamente. Questo solo se non esercitano un’attività lucrativa nella Confederazione. Non si tratta però di una “flat tax”, come nel caso italiano. In Svizzera si chiama “imposizione secondo il dispendioCollegamento esterno” e varia dunque da persona a persona.

Cosa vuol dire? Si tratta di un metodo particolare di calcolo del reddito e della sostanza. Va sottolineato però che – una volta fissata la somma tassabile – per il calcolo dell’imposta si applicano le tariffe ordinarie.

Questo “dispendio”, determinante ai fini dell’imposizione, è costituito dal totale delle spese annue per mantenere il proprio tenore di vita.

Ma come si calcola? A livello di Confederazione e della maggior parte dei Cantoni, attualmente il dispendio deve corrispondere almeno al quintuplo del valore locativo (ovvero il valore teorico della casa se fosse in affitto) o direttamente della pigione. Ai fini dell’imposta federale diretta deve inoltre valere una base minima di calcolo di 400mila franchi. E questi 400mila franchi, o più, sono poi tassati, come detto, secondo le tariffe ordinarie. 

Va ricordato che queste persone straniere tassate in Svizzera secondo il loro dispendio, devono comunque pagare le loro imposte alla fonte all’estero, dove cioè conseguono i guadagni.

Alla fine del 2014 le persone tassate in modo forfettario in Svizzera erano 5382, così suddivise per cantone: Vaud (1396), Vallese (1274), Ticino (877), Ginevra (710), Grigioni (268) e Berna (211). Le altre 646 sono sparse negli altri cantoni. Nel 2014 tutte queste persone hanno versato nelle casse della Confederazione, dei cantoni e dei comuni circa 700 milioni di franchi. I privilegi fiscali rappresentano meno dell’1% delle entrate fiscali provenienti dalle persone facoltose in Svizzera.

I cantoni di Zurigo, Sciaffusa, Appenzello Esterno, Basilea Campagna e Basilea Città hanno invece abolito questo tipo di tassazione.

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