I residenti stranieri, soprattutto quelli che svolgono un’attività lucrativa (+26%), sono aumentati anche nel 2022. Tra i nuovi arrivati gli e le italiane sono al secondo posto.
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tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
Sulla scia dell’estrema dinamicità del mercato del lavoro elvetico l’anno scorso è ulteriormente aumentato il numero di stranieri residenti. Il saldo tra arrivi e partenze è infatti stato di 81’345 persone, vale a dire 19’819 in più rispetto al 2021.
Secondo quanto ha reso noto la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) le straniere e gli stranieri che si sono stabiliti in modo permanente negli scorsi 12 mesi nella Confederazione sono stati 162’435, di cui 114’393 da Paesi dell’UE/AELS (+19’523, +20,6 %).
Arrivi da Germania e Italia
Tra di essi i neo residenti italiani sono stati 17’961, al secondo posto dopo i germanici (23’300) e appena davanti ai francesi (17’301). Più contenuti invece gli arrivi da Paesi extraeuropei, cresciuti di 1’363 unità a 48’042 (+2,9%) rispetto all’anno precedente.
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Va aggiunto che nello stesso periodo in esame 8’165 residenti italiani e italiane hanno lasciato la Confederazione, preceduti in questa particolare classifica da 11’218 germanici, 10’061 portoghesi e 8’206 francesi, partiti anch’essi per altri Paesi. In totale sono stati 73’736 le e i residenti stranieri che sono partiti a titolo definitivo (-656 persone rispetto al 2021).
Sull’evoluzione migratoria in corso influisce la situazione del mercato del lavoro interno, nel quale hanno trovato occupazione a tempo indeterminato 90’633 persone provenienti da oltre confine, vale a dire il 26% in più nel confronto con il 2021 (71’955).
Economia dinamica
In proposito la stessa SEM ha spiegato che l’incremento dei soggiorni di lunga durata “è dovuto alla domanda da parte delle imprese nei settori dei servizi, dell’industria e della costruzione” e “rispecchia lo sviluppo dinamico dell’economia”, su cui si è innestato anche il ciclo positivo del post-pandemia.
Nel comparto servizi i settori che hanno segnato i maggiori aumenti sono quelli che tradizionalmente registrano un forte numero di immigrati, ossia pianificazione, consulenza e informatica, settore alberghiero e ristorazione, commercio e salute.
In totale a fine 2022 erano 2’241’854 le cittadine e i cittadini stranieri residenti a titolo permanente in Svizzera – 1’488’237 con passaporto UE/AELS e 753’617 provenienti da Stati terzi – su una popolazione totale di 8’738’791Collegamento esterno abitanti. Tra di essi la comunità italiana resta la più numerosa, con 335’755 residenti, seguiti dai tedeschi (317’544 persone), dai portoghesi (257’829 persone) e dai francesi (157’769 persone).
Numerosi ricongiungimenti familiari
Tra i fattori rilevanti che originano i flussi migratori in entrata ci sono i ricongiungimenti familiari – uno su quattro (26,5%) del totale delle entrate a titolo permanente nella Confederazione nel 2022 – che si sono tradotti in 43’026 arrivi (+7,4%): per il 16,5% hanno riguardato familiari di un o una cittadina svizzera. Mentre i soggiorni per formazione (o formazione continua) hanno rappresentato il 10,4% dell’immigrazione stabile (16’827 persone).
Per completare il quadro c’è da aggiungere che, sempre nel 2022, 41’321 stranieri e straniere hanno acquisito il passaporto svizzero, di cui 8’946 originari della Germania, 4’648 dell’Italia e 3’661 della Francia.
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