L'esercito ucraino ha guadagnato terreno nell'est, entrando nella città di Lyman e costringendo le truppe russe alla ritirata. Un fatto che cade all'indomani delle dichiarazioni del presidente russo sull'annessione di quattro regioni alla Federazione russa.
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Il Ministero della difesa di Mosca ha confermato che le proprie truppe si sono ritirate dalla cittadina per evitare di rimanere accerchiate. Gli ultimi sviluppi hanno ripercussioni anche di tipo politico. Lyman infatti fa parte della regione di Donetsk che proprio ieri è stata annessa dalla Federazione russa.
Gli abitanti delle regioni di Lugansk, Kherson e Zaporija, oltre che di Donetsk, saranno “cittadini russi per sempre”, ha affermato ieri durante una cerimonia solenne Vladimir Putin. Un’annessione condannata da molti Paesi, compresa la Svizzera, che ha parlato di grave violazione del diritto internazionale.
Da segnalare che il leader ceceno Ramzan Kadyrov ha affermato sul suo profilo Telegram che la Russia dovrebbe prendere in considerazione l’uso di armi nucleari a basso potenziale per cambiare le sorti del conflitto.
Intanto al fronte il bilancio dei civili uccisi si aggrava. Le autorità ucraine hanno fatto sapere che 24 persone, tra cui 13 bambini e una donna incinta, sono morte a causa di un attacco russo su un convoglio nella regione di Kharkiv.
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