Una misura chevuole ridurre l'inquinamento meneghino.
Keystone / Matteo Bazzi
La nuova zona a traffico limitato nella città di Milano, attiva dal 1. ottobre e creata per cercare di ridurre l’inquinamento meneghino ha creato una situazione che crea malcontento in molte persone.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/mrj
La zona a traffico limitato più grande d’Italia attiva a Milano dal 1. ottobre, controllata da 188 telecamere, non piace a tutti. Chi entra in città si trova ora alle prese con una serie di nuovi divieti, deroghe e sanzioni e i malumori sono già presenti.
Malumori causati anche dalla scarsa comunicazione, secondo quanto ammette la stessa assessora alla mobilità di Milano Arianna Censi: “È normale che ci sia del malcontento quando si chiede alle persone di cambiare le proprie abitudini. Io sono convinta che con la giusta comunicazione – sulla quale abbiamo forse un po’ difettato – e con il tempo le persone capiranno che questo è il provvedimento giusto”.
Oltre ai residenti che, pur essendo in possesso di automobili relativamente recenti, si trovano a dover cambiare mezzo di trasporto, il malcontento è percepibile anche nell’amministrazione comunale, che si è sentita poco coinvolta nella discussione sul provvedimento ora in vigore. “Noi abbiamo più volte chiesto un confronto che però non c’è mai stato. Non è stata data l’opportunità di discussione a chi, per esempio, deve andare a lavorare usando l’automobile”, lamenta Massimo Bonini, segretario generale della Camera del lavoro.
Contenuto esterno
Paradossalmente, però, sono più colpiti dalle sanzioni coloro che accedono alla città rispetto a chi già vi si trova, poiché molte telecamere sono attive soprattutto ai punti di entrata. “L’esempio di un certo egoismo che sta dietro alla decisione del Comune di Milano”, secondo l’assessore all’ambiente della regione Lombardia Raffaele Cattaneo.
In questo modo, però, “il problema dell’inquinamento si sposta in periferia”, secondo il sindaco di Sesto San Giovanni Roberto di Stefano.
Per quanto riguarda gli esterni, come per esempio le migliaia di svizzere e svizzeri che ogni anno frequentano la città per svago o per lavoro sporadico, non ci sono problemi: per 50 volte (quindi in media una volta alla settimana circa) possono entrare nell’Area B senza registrarsi.
Gran San Bernardo, ripristino terminato ma la strada resta chiusa
Questo contenuto è stato pubblicato al
I lavori di riparazione termineranno oggi, ma le operazioni di messa in sicurezza delle pareti rocciose proseguiranno anche nei prossimi giorni.
Fondi giù del 10% per le ong svizzere attive all’estero
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel 2025 e nel 2026 i contributi alle ong svizzere per la cooperazione internazionale all'estero subiranno un taglio del 10,5% rispetto al biennio precedente.
BNS: la priorità è la stabilità dei prezzi, ribadisce Schlegel
Questo contenuto è stato pubblicato al
Mantenere la stabilità dei prezzi è il compito principale della Banca nazionale svizzera. Lo ha ribadito oggi, il presidente della direzione Martin Schlegel.
Iniziativa responsabilità ambientale, campagne dalle cifre modeste
Questo contenuto è stato pubblicato al
Circa 665'000 franchi sono stati spesi durante le campagne della votazione federale dello scorso 9 febbraio, data in cui gli svizzeri hanno respinto l'iniziativa per la responsabilità ambientale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel giro di una settimana, la polizia vallesana ha sequestrato due monopattini in grado di superare i 100 km/h. Le trottinette sono state confiscate e i proprietari denunciati.
Dazi, la Svizzera è tra i partner prioritari degli USA
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera figura tra i 15 Paesi con cui gli Stati Uniti intendono trovare rapidamente una soluzione alla questione dei dazi doganali. Lo ha affermato la ministra delle finanze e presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter.
Fermati a Sils due uomini con gioielli e orologi rubati nell’auto
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dipendenti dell'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) hanno scoperto orologi, gioielli e monete rubati durante un controllo di un veicolo a Sils in Engadina (GR) all'inizio di aprile. I due occupanti dell'auto con targhe italiane sono stati consegnati alla polizia cantonale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Milano ha deciso la stretta sui veicoli più inquinanti. Studiata una soluzione anche per gli utenti ticinesi, sul modello dell'Area C.
Partecipa alla discussione!