Insulti tra Lula e Bolsonaro nel primo duello televisivo
Il primo faccia a faccia televisivo tra il leader di sinistra, Luiz Inacio Lula da Silva (PT) e il presidente di destra Jair Bolsonaro (PL), in vista del ballottaggio per le presidenziali del 30 ottobre, si è chiuso in pareggio.
Questo contenuto è stato pubblicato al
1 minuto
Contenuto esterno
Le analisi a caldo sugli online dei media brasiliani danno connotazioni lievemente più positive per Lula. Il leader del PT ha guidato il primo blocco, trascinando Bolsonaro sul terreno di scontro della cattiva gestione della pandemia e dei ritardi sui vaccini, costringendolo a rispondere a domande scomode, e definendolo più volte “menzognero” e “faccia di bronzo”.
I due hanno incrociato le armi sulle fake news, espediente che ha fortemente connotato tutta la campagna elettorale, fino all’ultimo clamoroso caso di questo fine settimana con illazioni sulla pedofilia di Bolsonaro, in un video fatto circolare dalla sinistra, e rimosso perché “falso” sulla base di una decisione del Tribunale superiore elettorale.
A condurre le danze nel terzo blocco è stato invece Bolsonaro, che supportato dall’ex giudice protagonista della Lava Jato (la Mani pulite brasiliana) Sergio Moro, ha obbligato Lula a parlare a lungo dello scandalo legato al gigante petrolifero Petrobras, arrivando a definirlo “una vergogna per il Paese”.
Sconfitta dei conservatori alle amministrative britanniche
Questo contenuto è stato pubblicato al
Sadiq Khan conquista uno storico terzo mandato a sindaco di Londra. Crollo in molte località dei conservatori del premier Rishi Sunak.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La consigliera federale ha assicurato il contributo elvetico alla ricostruzione della caserma delle Guardie pontificie.
Una lavoratrice su due ha subito molestie sui cantieri
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le donne del ramo delle costruzioni, aderenti al sindacato Unia, chiedono tolleranza zero e norme specifiche contro i comportamenti inappropriati sul posto di lavoro.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Oltre un centinaio di politici europei, ritenuti ostili da Pechino, sono finiti nel mirino dell'organizzazione APT31.
Messaggi d’odio anche sulle piattaforme commerciali
Questo contenuto è stato pubblicato al
Finora si riteneva che i contenuti offensivi fossero presenti soprattutto sui social media, invece una ricerca ha scoperto che abbondano anche, ad esempio, su Amazon e tutti.ch.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Iniziata la visita della consigliera federale in Italia e Vaticano. Giorgia Meloni interverrà al vertice sull'Ucraina in Svizzera.
Clima, imbrattare monumenti rischia di costare molto caro
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'inasprimento delle sanzioni per gli autori di atti vandalici, anche a titolo dimostrativo, per cause ambientaliste è stato approvato in commissione.
L’ex presidente russo Dimitri Medvedev ringrazia ironicamente la Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
La conferenza per la pace in Ucraina indetta dalla Svizzera in giugno è stata oggetto di scherno da parte dell'ex inquilino del Cremlino.
Nazionalità, lingua e sesso i principali motivi di discriminazione
Questo contenuto è stato pubblicato al
In un'indagine intitolata "Discriminazione e razzismo in Svizzera 2023", l'Ufficio federale di statistica (UST) ha fatto il punto sulla situazione.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Contenuto esterno
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.