Inflazione, gli svizzeri e le svizzere rimandano gli acquisti importanti
La fiducia dei consumatori crolla ai livelli visti allo scoppio della pandemia. Preoccupa in particolare l'aumento dei prezzi ma c'è un certo ottimismo tra gli svizzeri e le svizzere sulle prospettive del lavoro.
In aprile l’indicatore generale della fiducia dei consumatori, calcolato sulla base di un sondaggio trimestrale condotto dalla Segreteria di Stato dell’economia (Seco), è sceso a -27,4 punti, a fronte del -3,8 di gennaio, che peraltro evidenziava già un calo significativo rispetto al +3,4 di ottobre e al +7,6 di luglio 2021 (valore più elevato da oltre un decennio).
Per interpretare meglio il dato del mese scorso va precisato che la flessione si è fissata a una soglia nettamente inferiore alla media di lungo termine, che è di -5 punti. Valori analoghi sono stati registrati solo nella primavere del 2020 quando il paese è stato colpito dall’ondata pandemica del coronavirus.
Ad essere preoccupati sull’evoluzione congiunturale dei prossimi dodici mesi sono soprattutto i nuclei familiari (-31,4 punti), anche se non è atteso un vero e proprio crollo del Prodotto interno lordo. In netto rialzo, sulla scia delle tensioni inflazionistiche, sono gli indici dei prezzi che influenzano la predisposizione della popolazione agli acquisti.
L’indicatore relativo alla propria situazione finanziaria nel prossimo anno è infatti sceso alle cifre osservate nel pieno della pandemia e questo scoraggia i consumatori dal procedere ad acquisti importanti, come evdenzia il relativo sottoindice.
Uno spiraglio sembra giungere invece dal mondo del lavoro. Sebbene globalmente le prospettive appaiano negative il giudizio sull’impiego continua ad essere molto positivo. La valutazione sulla sicurezza del posto di lavoro è infatti di nuovo significativamente migliorata – il relativo sottoindice si colloca ben al di sopra della media a lungo termine e nei prossimi 12 mesi è atteso un ulteriore miglioramento dei valori relativi alla disoccupazione.
Il sondaggio sulla fiducia dei consumatori viene effettuato dal 1972, nei mesi di gennaio, aprile, luglio e ottobre per telefono e recentemente anche online. All’ultimo rilevamento hanno partecipato 1’210 persone di almeno 16 anni nelle tre principali regioni linguistiche. I dati sono corretti per compensare gli effetti stagionali e di calendario.
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