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Incendio blocca i collegamenti tra Svizzera e Italia (ma è un’esercitazione)

militare con fucile in spalla dietro a una striscia con scritta Pompieri zona sbarrata
All'esercitazione Odescalchi 2022 partecipano alcune migliaia di membri dell'esercito, della protezione civile, della polizia, dei pompieri e dei servizi di soccorso italiani e svizzeri. © Ti-press

Prosegue nelle zone di confine tra Ticino e Lombardia l'esercitazione di protezione civile e militare transfrontaliera Odescalchi 2022.

Da un incidente aereo nel Malcantone a un importante inquinamento nel Lago Ceresio, passando per un’operazione congiunta di controllo delle frontiere e un incontro internazionale a Pollegio.

Sono complessivamente otto gli scenari di crisi con cui sono confrontati in questi giorni le forze di intervento civili e militari al di qua e al di là del confine, nel quadro dell’esercitazione internazionale denominata Odescalchi 2022.

Oggi, membri dell’esercito e della protezione civile, della polizia, pompieri e soccorritori italiani e svizzeri hanno dovuto coordinarsi per combattere un grande incendio sviluppatosi da Luino fino a Maccagno, interessando anche tutto il versante montuoso e causando l’interruzione delle vie di comunicazione tra Svizzera e Italia. Uno scenario verosimile: a fine gennaio un vasto incendio aveva devastato l’Alpe di Neggia, a qualche chilometro dalla zona in cui si è svolta l’operazione odierna.

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L’esercitazione, la prima di questo genere da sei anni a questa parte e a cui prendono parte diverse migliaia di persone, è iniziata lunedì 13 giugno e si protrarrà fino a domenica 19 giugno. In concomitanza con l’operazione, al di qua e al di là del confine sono organizzate una serie di attività annesse. Ad esempio, all’aeroporto militare di Locarno-Magadino l’esercito svizzero ha allestito diversi stand espositivi e propone esibizione della pattuglia acrobatica PC-7 Team o dei paracadutisti.

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