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In Svizzera, la lotta è una questione da re

scena di combattimento di lotta svizzera tra un bambino e un adulto.
Tra gli istruttori di quest'anno, anche il campione grigionese Armon Orlik. © Keystone / Gian Ehrenzeller

A San Gallo c’è un “campo di allenamento dei re”: non ci si allenano, però, i Windsor, ma dei potenziali futuri campioni di lotta svizzera. Si tratta di un corso dedicato agli atleti più giovani (10-15 anni di età) e si sta svolgendo in questi giorni.

Si sta svolgendo in questi giorni a Wildhaus, nel canton San Gallo, il decimo campo di allenamento per giovani lottatori svizzeri: si chiama Königscamp, dura cinque giorni e gli istruttori sono ex re della lotta e atleti di punta. Un’appellazione “regale”, perché i vincitori degli incontri che si svolgono durante le feste federali e i concorsi vengono premiati con una corona di foglie di quercia.

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Il motto del campo è “Imparare dai migliori” e i ragazzi che vi partecipano sono lì proprio per questo: uno di loro (circa un’ottantina gli iscritti quest’anno) ha spiegato che ha voluto ripetere l’esperienza anche quest’anno (dopo averla fatta nel 2021 per la prima volta) “perché gli istruttori sono degli ottimi lottatori”.

Tra questi anche il grigionese Armon Orlik, secondo il quale “per diventare un buon lottatore ci vuole, naturalmente, talento, ma bisogna avere anche volontà e praticare questo sport con passione. Soprattutto da giovani”.

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