In città non tutti gli alberi migliorano la qualità dell’aria
Aiutano a trovare il fresco, ma non sempre fanno bene all'ambiente.
Keystone / Salvatore Di Nolfi
Non tutti gli alberi sono uguali in città: alcuni hanno un effetto negativo sulla qualità dell'aria, secondo uno studio condotto all'EPFL. La metodologia sviluppata potrebbe aiutare gli urbanisti a gestire meglio la piantumazione nelle aree urbane.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/mrj con RTS
Nelle città, gli alberi sono un alleato per creare isole di fresco nel bel mezzo di un’ondata di calore, “ma non tutte le piante fanno bene alla qualità dell’aria”, afferma Donato Kofel, ingegnere ambientale dell’EPFL.
Per il suo lavoro di Master, il ricercatore ha effettuato dei calcoli nel canton Ginevra e ha valutato gli effetti positivi e negativi degli alberi sulla qualità dell’aria. Alcune di queste piante potrebbero non essere una soluzione miracolosa in tutte le condizioni: anche se hanno la capacità di assorbire le particelle sottili dall’atmosfera, alcuni alberi emettono COV, composti organici volatili.
Un cocktail che produce ozono
Sono sostanze naturali, ma che reagiscono con le emissioni umane, come i gas di scarico: questo cocktail genera ozono, una molecola dannosa per l’ambiente e per i polmoni degli esseri viventi.
A Ginevra, gli alberi emettono 130 tonnellate di COV all’anno, pari al 18% dei composti volatili non naturali emessi dal traffico stradale. E non tutti gli alberi sono uguali. Per esempio, la quercia – la specie più comunemente presente nelle strade e nei parchi del cantone – ne emette molti: “Questo può essere un problema perché si tratta di molecole che possono reagire nell’atmosfera per formare ozono”, spiega Donato Kofel in un’intervista rilasciata alla Radiotelevisione della Svizzera romanda RTS.
Alcuni scienziati ritengono che la ragione di questa emissione sia la comunicazione con altri alberi: “È anche una risposta alle condizioni ambientali: se le temperature aumentano, gli alberi tenderanno a emettere più composti organici volatili. È una risposta allo stress esterno che si ha in città”, spiega il ricercatore.
La ricerca si è basata sui 240’000 alberi presenti nel canton Ginevra: “Siamo stati in grado di calcolare la somma della superficie di ogni foglia di un albero e di mettere in relazione ogni specie presente nel cantone. Questo anche per gli alberi di proprietà privata”, sottolinea Kofel.
Pensare all’urbanistica di domani
Naturalmente non si tratta di eliminare alcune specie: “L’obiettivo non è di abbattere gli alberi nei quartieri dove ci sono troppe querce o pioppi, ma, in futuro, se vogliamo piantare molti alberi, dobbiamo tenere conto di questi diversi aspetti ed evitare di piantare specie che emettono molti COV, per evitare la formazione di ozono, per esempio. Si tratta di un argomento poco conosciuto”, sottolinea Donato Kofel. Lo studio sarà quindi utile agli urbanisti.
“Piantare alberi in città è una soluzione complementare per contrastare gli effetti negativi sulla qualità dell’aria”, aggiunge, “ma si dovrebbe intervenire soprattutto sulle emissioni prodotte dalle attività umane, che sono il problema principale per la qualità dell’aria in città”.
In Svizzera si voterà nuovamente sull’identità elettronica
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli Svizzeri voteranno ancora una volta sull'identità elettronica (e-ID). Il comitato referendario "Legge sull'e-ID No" ha consegnato oggi 63'000 firme alla Cancelleria federale.
San Gottardo, il 60% della popolazione svizzera vuole più corsie aperte nel nuovo tunnel
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il secondo tunnel autostradale del San Gottardo, attualmente in costruzione, dovrebbe poter essere aperto a due corsie in caso di traffico intenso, garantendo così un passaggio più agevole ai veicoli e diminuendo nel contempo le code:
Il bombarolo di Patek Philippe aveva stretti legami con gli ambienti della sicurezza
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il reo confesso ricattatore di Patek Philippe a Ginevra aveva legami con la polizia e l'esercito. Appassionato di armi, questo fotografo di guerra sostiene anche di essere vicino ai servizi segreti. Lo ha scoperto la RTS.
Il nuovo CEO di Nestlé vuole riportare l’azienda “sulla strada del successo”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il presidente della direzione di Nestlé Laurent Freixe punta a riportare il colosso alimentare "sulla strada del successo".
Stabili in Svizzera i fallimenti aziendali, ma aumentano in Ticino
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il numero dei fallimenti aziendali è rimasto stabile nel primo trimestre in Svizzera, mentre Ticino e Grigioni mostrano cifre in evoluzione: lo indicano i dati pubblicati oggi dalla società di informazioni economiche Dun & Bradstreet (D&B).
Ridotti i rischi all’ex deposito di munizioni di Mitholz
Questo contenuto è stato pubblicato al
Scavi esplorativi e indagini tecniche dell'ex deposito di munizioni di Mitholz (canton Berna), esploso nel 1947, confermano la tendenza alla riduzione dei rischi nelle operazioni di sgombero del materiale bellico.
L’avvocata delle Anziane per il clima è una delle 100 personalità più influenti al mondo
Questo contenuto è stato pubblicato al
La principale avvocata dell'associazione "Anziane per il Clima", Cordelia Bähr, è una delle 100 personalità più influenti al mondo. La rivista americana "Time" le ha assegnato un posto nella sua lista annuale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
In seguito alle forti precipitazioni che da ieri sera si abbattono sul versante meridionale delle Alpi vallesane, le autorità di Sion hanno deciso la chiusura preventiva di alcune strade, in particolare quella della valle di Saas.
Dal Consiglio federale quasi 250 milioni per l’aiuto umanitario
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Consiglio federale ha deciso oggi di destinare quasi 250 milioni di franchi al Programma alimentare mondiale (PAM), all'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) e al Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR).
L’accordo all’OMS sulle pandemie è un “successo significativo” per Berna
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera ha definito un "significativo successo dopo una maratona di tre anni" l'accordo trovato a Ginevra volto a prevenire e contrastare meglio le future pandemie.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
A Losanna apre uno degli ecoquartieri più grandi d’Europa
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'ecoquartiere Plaines-du-Loup, che dovrebbe ospitare 11'000 persone, ha aperto i battenti. Un progetto imponente, che però secondo alcuni è già superato.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.