Il risparmio energetico c'è stato in Svizzera, ma non abbastanza
Gli obiettivi di risparmio che si era prefissato il Consiglio federale per evitare la penuria di energia sono stati rispettati solo in parte.
La Confederazione si era data degli obiettivi ben precisi: consumare nel corso dell'inverno il 10% in meno di corrente e il 15% in meno di gas rispetto al solito. Obiettivi raggiunti solo in parte. Il consumo di gas è calato, ma non quello di elettricità. "Abbiamo constatato una riduzione dei consumi del 2-3%. Anche tenendo conto del fatto che abbiamo avuto un inverno particolarmente clemente, si sono comunque notati degli sforzi aggiuntivi per risparmiare energia", ha dichiarato ai microfoni della Radiotelevisione della Svizzera italiana RSI la responsabile della comunicazione dell'azienda elettrica Groupe E Nathalie Salamin.
Tra ottobre e marzo si puntava a un risparmio di 3'153 gigawattora, ma quelli risparmiati sono stati 1'252, ossia meno della metà. Si è invece fatto meglio per il gas: l'obiettivo di risparmiare 3'997 gigawattora è stato nettamente superato. Lo conferma il portavoce dell'Associazione industria del gas Thomas Hegglin: "Sono sopratutto le industrie ad aver risparmiato gas. Per alcune operazioni c'è stato un passaggio allolio da riscaldamento, mentre in altri casi i prezzi elevati del gas hanno spinto a un minor consumo o a posticipare alcune produzioni." Anche le economie domestiche hanno avuto un ruolo in questo risparmio, complici le temperature miti dell'inverno.
Le misure per evitare penurie energetiche non si esauriranno quest'anno, aggiunge Hegglin: "Ci saranno ancora sforzi da fare, in particolare nel corso della stagione fredda".
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