Il Leone d’oro va in Francia
A grande sorpresa, è stato il film francese "L’événement"Collegamento esterno della regista Audrey Diwan a vincere il Leone d’oro alla 78esima edizione del Festival di Venezia.
Ad assegnarglielo la giuria presieduta da Bong Joon Ho (il regista di “ParasiteCollegamento esterno”) e composta da Saverio Costanzo, Virginie Efira, Cynthia Erivo, Sarah Gadon, Alexander Nanau e Chloé Zhao. “L’évenement” racconta la storia di una studentessa universitaria, interpretata da Anamaria Vartolomei, che nella Francia all’inizio degli anni ’60 vuole abortire, quando questa procedura cioè era illegale.
La pellicola italiana “È stata la mano di DioCollegamento esterno” di Paolo Sorrentino – in molti si aspettavano che andasse a lui il Leone d’oro – ha invece vinto il Leone d’argento Gran premio speciale della giuria. Racconta la storia del 17enne napoletano Fabietto Schisa, la cui vita cambia radicalmente in seguito all’arrivo di Diego Armando Maradona nella squadra partenopea e a un grave incidente che interrompe la felicità della famiglia.
Il Leone d’argento per la migliore regia è invece andato a “The Power of the DogCollegamento esterno”, film australiano-neozelandese diretto da Jane Campion. Si tratta di un adattamento dell’omonimo romanzo del 1967 di Thomas Savage: un western ambientato nel Montana della metà degli anni Venti che narra le vicende del cowboy inflessibile e crudele Phil Burbank (interpretato da Benedict Cumberbatch).
Gli altri premi
- Premio speciale della giuria: “Il bucoCollegamento esterno” di Michelangelo Frammartino
- Premio per la migliore sceneggiatura: “The Lost Daughter” di Maggie Gyllenhaal
- Miglior interpretazione femminile: Penélope Cruz per il film “Madres parallelasCollegamento esterno” di Pedro Almodóvar
- Miglior interpretazione maschile: John Arcilla per il film “On the Job: the Missing 8Collegamento esterno” di Erik Matti
- Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore emergente: Filippo Scotti per il film “È stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino.
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