Il distintivo del primo agosto di Pro Patria è ormai centenario
Da un secolo, una delle principali fonti d'entrata della Fondazione Pro Patria è il distintivo venduto in occasione della Festa nazionale.
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Costituita nel 1909, l’Associazione dono svizzero della festa nazionale, da cui nel 1991 ebbe origine la Fondazione Pro Patria, ha per scopo di “conferire alla festa nazionale un significato più profondo, accompagnandola con un atto di solidarietà di interesse pubblico”, si legge sul Dizionario storico della Svizzera.
Sin dai primi anni, sono state organizzare raccolte di fondi per finanziare opere sociali e culturali di importanza nazionale.
In un primo tempo, la fondazione ha venduto cartoline postali realizzate da artisti, poi anche francobolli. Dal 1923 si è aggiunto il distintivo del primo agosto, distribuito negli uffici postali e da una rete di volontari.
Ed è proprio questo distintivo che ha contribuito in gran parte a permettere di raccogliere in questo secolo mezzo miliardo di franchi. I fondi sono stati stanziati a circa 3’000 progetti e associazioni diverse.
Nel corso degli ultimi 30 anni, la fondazione si è concentrata soprattutto sugli ambiti del patrimonio architettonico e delle tradizioni viventi.
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Un distintivo in perdita di velocità
Rispetto a un passato non così lontano, il distintivo del distintivo del primo agosto (venduto a cinque franchi) è un po’ in perdita di velocità.
Se negli anni fasti se ne vendevano quasi un milione all’anno, oggi se ne distribuiscono soltanto 75’000.
“La nostra rete di vendita non è più estesa come un tempo”, spiega Katharina Teuscher, direttrice generale di Pro Patria, intervistata dalla Radiotelevisione svizzera. “In passato, migliaia di bambini scendevano in strada, tra cui molti bambini. Oggi, soprattutto nelle città, i genitori non vogliono più che i loro figli vadano a suonare ai campanelli”.
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