Il commercio di materie prime messo in difficoltà dalla guerra
Quella luganese è una delle principali piazze al mondo per il commercio dell'acciaio. Una realtà attualmente ostacolata dalla guerra in Ucraina.
Delle 120 aziende ticinesi che commerciano materie prime, sono circa una ventina quelle che, esportando da Russia o Ucraina, si trovano ora a serio rischio a causa dell’attuale situazione geopolitica in Europa.
Le restrizioni imposte dalle sanzioni internazionali e quelle ancora più severe delle banche stanno infatti mettendo in seria difficoltà il settore del trading, molto presente in particolar modo nel Luganese (ne abbiamo parlato qui). Senza dimenticare le aziende che per le loro produzioni utilizzano metalli sono confrontate con incertezze e difficoltà crescenti.
Il Quotidiano ha intervistato in tal proposito il segretario generale di Lugano Commodity Trading Association Marco Passalia, il direttore di Gamma Trade Lugano Alessandro Fossati e il direttore generale di SMB Medical Services Andrea Costa.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.