Il padiglione del Qatar a Expo 2015 è uno dei più appariscenti. Dall’entrata est, cattura immediatamente l’attenzione dei visitatori grazie alla forma di jefeer, il grande cesto che rappresenta la conservazione degli alimenti e lo scambio delle merci. Una grande scala immette nello stile del Golfo Persico sotto l’occhio dei sovrani. La connessione tra passato e futuro aleggia durante tutto il percorso espositivo, dove le tradizioni culinarie della tavolata iniziale si mescolano alle innovazioni tecnologiche. La desalinizzazione è uno dei progetti forti presentati nel padiglione. Attraverso un viaggio interattivo, inoltre, il visitatore scopre i problemi legati alla superficie di terreni agricoli in zone aride. L’albero multimediale fronteggia la discesa a spirale che accompagna con giochi di laser e musica il pubblico verso l’uscita e le aree aperte del padiglione.
Un vivaio per l’Iran
Restando sul Decumano, non distanti ci si imbatte nel verdissimo padiglione dell’Iran, una delle soprese di questa esposizione universale. Simile a una tenda, la struttura accoglie il visitatore in un giardino persiano che ripropone l’agricoltura del popolo iraniano, accompagnandolo all’interno del primo spazio espositivo. Qui diverse teche mettono in mostra oggetti che raccontano la storia del paese persiano dal cibo ai campi, tracciando un sottile filo conduttore tra passato e presente, mentre sul maxischermo scorrono spunti poco noti dello stato affacciato al Golfo Persico.
Il percorso è davvero molto delicato, con acquari interattivi collocati sul pavimento e aromi di piante che guidano il visitatore al piano inferiore del padiglione, riservato ai prodotti tipici e alla cucina. Il ristorante è reso più rilassante dal rumore di tre fontane. Nello spazio attiguo si propone la degustazione delle varianti di tè iraniane.
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