Bambini strappati alle madri nei paesi meno fortunati e finiti nel ricco circuito delle adozioni internazionali.
Questo contenuto è stato pubblicato al
1 minuto
tvsvizzera/spal con RSI (TG del 25.11.2017)
Contenuto esterno
Anche in Svizzera, secondo quanto sta emergendo in queste settimane, sono stati adottati minorenni che non erano stati abbandonati, come rivela un’inchiesta condotta nei Paesi Bassi che ha messo in luce un traffico di bimbi rubati o venduti provenienti dallo Sri Lanka negli anni ’80.
È quanto ha vissuto Sara, una giovane madre che negli scorsi mesi è andata alla ricerca dei genitori naturali nel paese asiatico e ha scoperto che i suoi documenti erano stati falsificati ad opera di un’organizzazione. Ma la tratta, soprattutto prima della convenzione dell’Aja del 1993, avveniva anche grazie alla connivenza di personaggi nelle nazioni di destinazione.
È il caso dell’agenzia sangallese che si era occupata dell’adozione di Sara la cui titolare, nel frattempo deceduta, era stata coinvolta precedentemente nello scandalo degli affidamenti coatti in Svizzera, minori strappati alle famiglie indigenti o marginali e collocati in istituti speciali o in famiglie contadine per lavorare.
Negli anni ’80 giunsero nella Confederazione più di 700 bimbi dallo Sri Lanka e si sospetta che altri di loro possano essere finiti nella tratta internazionale di minori.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
L’orfanatrofio degli orrori
Questo contenuto è stato pubblicato al
La ricerca redatta dagli storici sulla casa Steig – che ha preso in esame il periodo 1945/1984, anno in cui l’istituto fu chiuso – ci “ha lasciato senza parole”, ha dichiarato il consigliere di Stato di Appenzello Interno Daniel Fässler, presentando lunedì ai media il documento. “La priora aveva atteggiamenti sadici. Le punizioni erano dure.…
Affidamento coatto di bimbi nomadi, Berna cerca di rimediare
Questo contenuto è stato pubblicato al
Si tratta di una delle pagine più nere della storia svizzera. Migliaia di bimbi, in prevalenza dell’etnia nomade Jenisch, strappati nel dopoguerra alle loro famiglie e collocati coattivamente in fattorie o orfanotrofi. Minori oggetto di ripetute violenze, soprusi e abusi e ai quali è stata preclusa una formazione e un’esistenza dignitosa. Ora il Consiglio federale,…
Questo contenuto è stato pubblicato al
“Dove cadono le ombre”: si intitola così il film di Valentina Pedicini in concorso nella sezione Giornate degli autori alla Mostra del Cinema di Venezia. Il lungometraggio narra di una pagina nera della recente storia svizzera: dal 1926 al 1973 centinaia di bambini jenisch Collegamento esterno(da 700 a un paio di migliaia a seconda delle…
Questo contenuto è stato pubblicato al
“È bello vedere che c’è così tanta gente che desidera aiutare”, ha raccontato Marco Hauenstein, che ha deciso, tre settimane fa, di utilizzare Facebook per ritrovare i suoi genitori biologici. Sono moltissime le risposte che ha ricevuto e alcune gli anno permesso di raccogliere degli indizi che l’hanno aiutato molto nella ricerca, che rimane tuttavia…
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.