Il campeggio si reinventa
Esiste in Svizzera un’alternativa legale al campeggio selvaggio (su questa paginaLink esterno trovate le regole per campeggiare nella Confederazione): diversi agricoltori, viticoltori e allevatori che hanno aderito alla piattaforma NomadyLink esterno mettono a disposizione degli spazi per chi vuole vivere un’esperienza diversa dal solito.
Un’iniziativa che si è diffusa anche a sud delle Alpi: in Ticino esistono attualmente 11 postazioni immerse nel verde che possono essere prenotate tramite Nomady, dalla Valle Leventina fino a Chiasso.
Un’attività accessoria che aiuta, almeno parzialmente, un settore che sta vivendo un momento delicato a livello economico a causa della pandemia e, più recentemente, dei danni causati dal maltempo.
Non si tratta, però, solo di mettere a disposizione degli spazi per gli amanti delle vacanze all’aria aperta, ma anche di creare un legame con il territorio, in un periodo in cui si sceglie sempre più spesso di passare le vacanze nel proprio Paese. Sempre di più, inoltre, i turisti local cercano prodotti altrettanto local e, di preferenza, provenienti dall’agricoltura biologica, che sono spesso messi a loro diposizione nei luoghi dove scelgono di accamparsi.
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