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Il boom social dei sassi di Heidi Aellig

Si chiama “Un sasso per un sorriso” l'iniziativa di un'artista svizzera che vive a Recanati: dipingere dei sassi per regalare un sorriso a chi li trova. Un fenomeno che è diventato virale, conquistando l'Italia e la Svizzera, fino a giungere dall'altra parte del pianeta.

Dipingere sassi e nasconderli in giro, per regalare un momento di felicità a chi li trova. Si chiama “Un sasso per un sorriso” l’iniziativa inventata da una signora svizzera, che vive ormai da anni in Italia, a Recanati. Heidi Aellig, sessantatré anni da Frutigen, nel Canton Berna, è un’artista autodidatta. Ha scelto proprio la città della poesia e della musica, patria di Giacomo Leopardi e di Beniamino Gigli, per lanciare la sua sfida. Un gioco che, nel giro di pochi mesi, ha riscosso un successo impensabile, raggiungendo centinaia di migliaia di persone.

Heidi Aellig
Heidi Aellig. tvsvizzera.it

Oggi i membri iscritti al gruppo Facebook “Un sasso per un sorriso”Collegamento esterno sono quasi 170 mila, provengono da ogni parte del mondo e continuano ad aumentare.

L’exploit durante la pandemia

L’iniziativa è partita nel 2019. Ad ispirare Heidi sono state alcune cacce al tesoro social, organizzate proprio in Svizzera. “Avrei voluto prendervi parte – racconta – ma sono troppo lontana. Così ho deciso di organizzare questa cosa, che vuole regalare sorrisi attraverso la decorazione di semplici sassi. All’inizio eravamo poche decine di persone. Ma poi l’iniziativa è esplosa”. Un exploit che è avvenuto soprattutto dopo l’inizio della pandemia da Covid-19. I giorni cupi del lockdown e l’impossibilità di muoversi liberamente hanno convinto molti ad aderire al gruppo e a prendere parte al gioco, che unisce un aspetto creativo a quello ludico.

I sassi di Heidi Aellig
I follower su Facebook sono quasi 170’000. tvsvizzera.it

Del resto, iniziare è molto semplice. Basta cercare qualche sasso. “Purché non provenga dalle spiagge”, ci tiene a precisare Heidi, che invita tassativamente i suoi sostenitori a non deturpare i litorali. Una volta raccolte, le pietre vengono decorate con colori acrilici, in modo che la pioggia non li sciolga. E il gioco è fatto.

Unica regola: divertirsi

Le poche regole base sono scritte sul gruppo Facebook: “L’ obiettivo – vi si legge – è di regalare allegria e sorrisi, perché le persone hanno bisogno più che mai di positività. Disegniamo o scriviamo delle frasi sui sassi, poi facciamo loro una foto per farli vedere al gruppo.

Lasciamo i sassi in giro in posti ben visibili, per regalare un sorriso a chi li trova. Se questa persona ha Facebook, sarebbe carino se pubblicasse nel gruppo la foto del sasso trovato. Dietro ogni sasso scriviamo: ‘Un sasso per un sorriso – originale – Gruppo Facebook’. Buon divertimento”.

Il gruppo vanta già decine di imitazioni. E altrettanti sono i media che, in Italia come in Svizzera, hanno dedicato spazio a questo singolare fenomeno.

La copertina del libro
Il libro nato a seguito del successo dell’iniziativa. tvsvizzera.it

Nato per scherzo, con l’idea di allietare qualche bambino, “Un sasso per un sorriso” oggi riscuote proseliti in Italia e in Svizzera, ma persino nel resto d’Europa, negli Stati Uniti e finanche in Australia. Alcune delle decorazioni sono delle vere e proprie opere d’arte, altre solo delle sperimentazioni. Ma ognuna a suo modo contribuisce alla catena della felicità lanciata da Heidi.

Un sorriso per i piccoli in ospedale

Al gruppo social, poi, si è di recente sommata un’iniziativa editoriale. Il libro, scritto da Heidi Aellig e accompagnato dalle illustrazioni di Giulia D’AgostiniCollegamento esterno, si chiama per l’appunto “Un sasso per un sorriso” ed è in libreria per i tipi di Girasogni. Una parte del ricavato della vendita del libro sarà donata alla Fondazione “Dottor sorriso onlus”Collegamento esterno, che con i suoi clown e i suoi giocolieri si impegna da anni per portare un po’ di buon umore ai bambini che si trovano ricoverati negli ospedali.

i sassi decorati
Dall’iniziativa di Heidi Aellig è nato un libro i cui proventi saranno in parte devoluti alla Fondazione “Dottor sorriso”. tvsvizzera.it

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