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I contratti di acquisto dei vaccini in Svizzera sono stati resi pubblici, ma…

flacone vaccino moderna
I documenti resi pubblici dall'UFSP sono stati in parte censurati. Keystone / Bagus Indahono

L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha reso oggi pubblici i contratti di acquisto dei vaccini anti-Covid di Moderna e di Pfizer/BioNtech. Molti dei paragrafi, però, sono stati anneriti e risultano quindi illeggibili.

La loro pubblicazione era richiesta e attesa da tempo e ora sono finalmente stati resi pubblici: l’UFSP ha messo a disposizione sul suo sito i contratti di acquisto dei vaccini anti-Covid Collegamento esternodi Moderna e Pfizer/BioNtech. Non sono tardate le polemiche: molti dei paragrafi, infatti, sono stati resi illeggibili. Ad esserne indignato è sopratutto l’avvocato Remy Wyssman, che in questo ultimo anno ha chiesto ripetutamente la pubblicazione di questi documenti: “Le informazioni più importanti sono state annerite. Ciò dimostra quanta poca sia la sensibilità dell’Ufficio federale della sanità riguardo alla trasparenza”.

L’UFSP ha però subito ribattuto per iscritto: “Secondo la legge federale sul principio di trasparenza dell’amministrazione, il diritto di accesso a documenti ufficiali non è illimitato. (…) Nonostante i passaggi anneriti, le pubblicazioni offrono all’opinione pubblica informazioni sui contenuti e sugli aspetti normativi dei contratti”.

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Non basta, secondo Wyssman, che sottolinea che mancano i punti più rilevanti, come “i prezzi delle dosi, il costo totale degli acquisti, e le clausole di responsabilità”.

L’associazione Interpharma, che raggruppa le case farmaceutiche, spiega che i passaggi anneriti non violano la legge e garantiscono il segreto d’ufficio: ai microfoni della Radiotelevisione della Svizzera italiana RSI il direttore generale René Buholzer ha dichiarato: “Per noi è importante che lo Stato rispetti le basi legali. La Legge federale del principio di trasparenza dell’amministrazione garantisce la trasparenza, ma anche il rispetto del segreto d’ufficio e di fabbricazione”.

Argomenti, questi, che secondo la professoressa di diritto sanitario Kerstin Vokinger le case farmaceutiche utilizzano sempre più spesso: “Il fatto che vi siano così tanti passaggi anneriti è problematico. Oltre all’interesse privato, va considerato anche quello pubblico. E in questo caso l’interesse pubblico, quello della popolazione, è davvero molto grande”.

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