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Haiti, uccisi quattro presunti assassini del presidente Moise

La polizia di Haiti ha annunciato l'uccisione di quattro dei presunti mercenari responsabili dell'omicidio del presidente Jovenel Moise. Due persone sarebbero anche state arrestate nel corso di un'operazione non ancora conclusa. Condannando l'accaduto, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha invitato tutti alla calma per evitare ulteriore instabilità. 

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I contorni dell’indagine sono tuttavia nebulosi, come le circostanze dell’omicidio di Moise. Stando a fonti diplomatiche sentite dal quotidiano britannico The Guardian, gli uomini armati che si sono introfulati nella residenza presidenziale si sarebbero presentati come agenti della DEA, l’agenzia antidroga statunitense.  

L’assassinio di Moise, uomo controverso, al potere oltre il proprio mandato, in un Paese che faticava a organizzare elezioni legislative, s’inserisce in un contesto già segnato dalla diffusa povertà diffusa ed esarcebato dalla corruzione. 

Moise aveva peraltro già denunciato nel corso dell’anno un tentativo di colpo di Stato, che avrebbe previsto il suo assassinio. E aveva per questo fatto arrestare 23 persone, anche nelle alte sfere dell’apparato statale. 

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