Gli USA di nuovo a Taiwan, per la rabbia di Pechino
Pochi giorni dopo quella della presidente della Camera Nancy Pelosi, un’altra visita statunitense a Taiwan (non annunciata) ha fatto arrabbiare la Cina: una delegazione del Congresso composta da un senatore democratico e quattro deputati è infatti arrivata a Taipei domenica per “discutere un rafforzamento delle relazioni tra i due Pesi”. Pechino, che considera Taiwan parte del suo territorio nazionale, ha subito reagito con nuove esercitazioni militari.
Poco prima dell’arrivo della delegazione USA a Taiwan, sei navi da guerra e 20 aerei militari cinesi sono entrati nella zona di difesa dell’isola: “Stiamo difendendo la nostra sovranità”, dicono da Pechino. “Schiacceremo ogni influenza esterna”. La visita “mostra solo che gli Stati Uniti vogliono sabotare la pace nella regione” ha dichiarato il ministro della difesa cinese.
Le autorità di Taiwan hanno dal canto loro risposto che “Washington è con noi e la Cina non può dirci chi far entrare nei nostri confini”.
Washington ha dal canto suo già annunciato nuovi pattugliamenti aerei e marittimi attorno a Taiwan, mentre Pechino continuerà le esercitazioni anche nei prossimi giorni.
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