Dopo le precipitazioni battenti degli scorsi giorni è tornato a scendere nel corso della notte il livello dei corsi d’acqua, ingrossati dalle piene soprattutto nella Svizzera Orientale e a sud delle Alpi.
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tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
Il Sitter, nei pressi di San Gallo, ha raggiunto il suo livello massimo verso mezzanotte prima di calare, ha indicato questa mattina il servizio meteorologico della radiotelevisione pubblica SRF Meteo.
Anche la Thur, che attraversa Turgovia, ha avuto un’evoluzione analoga. Tuttavia, ancora in mattina, l’allerta emessa dall’Ufficio federale della protezione della popolazione su Alertswiss non era stata revocata per questi due fiumi che destavano le maggiori preoccupazioni per il rischio di esondazione.
Situazione non dissimile a Tarasp, in Bassa Engadina, minacciata dall’ingrossamento dell’Inn, affluente elvetico del Danubio. L’iniziale allerta 4 è scesa martedì a 2. In giornata sono previste ulteriori precipitazioni nel nord del Paese, ma l’intensità della pioggia tenderà a diminuire, secondo SRF Meteo.
Frane possono ancora verificarsi a causa dei terreni resi umidi e soggetti a infiltrazioni a causa delle abbondanti piogge degli scorsi giorni. A sud delle Alpi invece si segnalano invece ampie schiarite
Anche sul fronte del Reno, che a Diepoldsau (San Gallo) ha triplicato la sua estensione provocando allagamenti (senza però causare danni tangibili), la situazione risulta ora meno tesa.
Nei Grigioni vengono comunicate due interruzioni sulla A13, per uno scoscendimento fra Hinterrhein e Nufenen in direzione di Coira e poi fra Bärenburg e Sufers. Il passo dello Spluga e dell’Umbrail sono chiusi per smottamenti e motivi di sicurezza, Furka, Susten e Nufenen invece per le nevicate scese in quota.
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