Ci vuole pazienza e qualche “dritta” per arrivare in auto ad Expo. I parcheggi predisposti sono quattro: uno ad Arese (area ex Alfa Romeo) con 11.000 posti auto disponibili; un parcheggio a Rho per 10.000 tra auto e pullman; uno a Trenno, per soli 1.500 posti auto e uno a Cascina Merlata (molto piccolo).
Di tutti e quattro, quello più grande (e lontano) è il parcheggio di Arese, ed è stato realizzato sull’area dell’ex storico stabilimento produttivo Alfa Romeo. Il parcheggio (prezzo 12,20 euro al giorno) è collegato ad Expo tramite un servizio gratuito di navette, ma per acquistare il posto parcheggio è necessario inserire, in fase di prenotazione, il codice di un biglietto Expo valido per la giornata di ingresso alla manifestazione. A seguito della conferma d’acquisto, viene inviata una e-mail con allegati i documenti necessari per la visita, riportanti tutte le informazioni utili. Così capita che chi arrivi senza sapere di questa trafila burocratica, si trovi nell’impossibilità di entrare. Ma sembra che il sistema cambierà al più presto.
Viene però usato dai visitatori di Expo questo mega-parcheggio di Arese? Per ora proprio di no: contro le previsioni, la media di presenze è intorno alle sole 50 auto al giorno (e spesso anche meno). Tanto che ci sono giorni in cui i bus navetta a disposizione per andare ad Expo (che si trova a circa 10 km di distanza) sono più delle auto dei visitatori. Giusto anche notare che in zona si è pensato di realizzarne anche altri due di parcheggi, per bus e autocarri: entrambi però sono al momento sbarrati e vengono utilizzati (con tanto di cartelli di avviso) per il deposito “pericoloso” di materiale da demolizione dell’ex deposito della fabbrica Alfa Romeo.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Bibì e Bibò all’Expo #day1, un giorno non basta
Questo contenuto è stato pubblicato al
Bibì e Bibò arrivano all’Expo in treno, alla stazione di Rho Fiera, precisi come due svizzeri, alle 9.45. Sono un po’ preoccupati di trovare la strada, ma scegliendo il più classico dei comportamenti ignoranti (seguire supinamente la massa) non incontrano nessun problema: binario-scala-sottopassaggio-mezzanino, ed ecco una specie di esplosione di vetrine di uffici dedicati ad…
Bibì e Bibò all’Expo #day2, non è finita finché non è finita
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo aver percorso, nel #day1, 12 chilometri a piedi senza contare il tempo passato in piedi in coda ai padiglioni più grossi, il giorno seguente Bibò viene folgorato da un’idea: “entriamo, andiamo fino in fondo e torniamo indietro, così non troviamo code” dice a Bibì, che prontamente lo asseconda. Detto fatto, i due si affrettano…
Bibì e Bibò all’Expó #day3, di code, messaggi e ministri arabi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Con 26 chilometri nei piedi e poche ore di sonno alla spalle, eco Bibì e Bibò affrontare il loro terzo e ultimo giorno all’Expò. La giornata inizia con una mission impossibile: penetrare nel padiglione di casa, Quel Palazzo Italia perennemente oggetto di code chilometriche. Palazzo Italia, mission impossibile? All’apertura dei cancelli i due scattano quindi…
Vecchi che guardano i cantieri di Expo (warning: irony)
Questo contenuto è stato pubblicato al
di Marco Levi Ebbene sì: almeno un record Expo, l’ha già registrato: il record di spettatori sui cantieri. I lavori per l’esposizione universale infatti hanno fatto crescere esponenzialmente uno dei fenomeni sociologici più conosciuti (e meno studiati) del mondo. Decine, centinaia di anziani, ogni giorno si assiepano attorno ad operai, ruspe e gru. Vedere per…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.