Esportavano in Svizzera oro rubato: tre indagati nel Comasco
La Guardia di finanza di Olgiate Comasco ha sequestrato lingotti e oggetti preziosi e messo sotto indagine tre persone sospettate di ricettazione, riciclaggio e commercio abusivo d'oro.
L'attività di indagine – ha indicato lunedì la Guardia di finanza – è scattata a seguito della normale vigilanza doganale e ha consentito di svelare l'esistenza di un collaudato sistema criminale, perpetrato dai tre uomini, funzionale all'esportazione d'oro di provenienza illecita verso la Svizzera e al relativo rimpatrio di somme di denaro in contanti.
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Nel corso dei controlli sono stati sequestrati circa 80'000 euro in contanti, 800 grammi di oro puro in lamine, nonché numerosi monili d'oro e orologi di pregio. Le indagini hanno permesso di individuare un operatore nel settore dei compro-oro nel Milanese, amministratore di una prestigiosa azienda orafa e ritenuta il punto di approvvigionamento dell'oro di origine illecita.
Dopo il sequestro sono scattati ulteriori accertamenti durante i quali è emersa la "totale assenza di documentazione" relativa alle operazioni di compravendita di oro usato. Sono inoltre stati trovati e sequestrati altri tre chili d'oro di illecita provenienza, nonché banconote per 24'000 euro e quattro orologi.
Secondo quanto emerso, l'oro sarebbe stato inviato in Svizzera con cadenza settimanale, a tranche da circa 40'000 euro per volta, con un meccanismo consolidato da molto tempo. Al
momento non si sa chi vendesse l'oro al gioielliere milanese, e se il giro fosse circoscritto a fornitori della filiera del Nord Italia, o coinvolgesse la criminalità.
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