Navigation

Rimborsi e candidati scomodi, momento delicato per il M5S

Contenuto esterno


Questo contenuto è stato pubblicato il 15 febbraio 2018 minuti
tvsvizzera/spal con RSI (TG del 15.2.2018)

In Italia il Movimento 5 Stelle si trova invischiato in questi giorni nella polemica sui rimborsi e sui candidati “impresentabili” ma per il momento non sembra pagare, almeno nei sondaggi, questi presunti passi falsi. 

Sono infatti saliti a tre i candidati grillini iscritti alla loggia Grande Oriente. Per tutti loro, ha sentenziato il leader Luigi Di Maio, si prospetta l’espulsione.

Ma a preoccupare di più i vertici pentastellati è la questione bonifici. Secondo le ultime indiscrezioni di stampa (in particolare la trasmissione Le Iene di Italia Uno) sarebbero 14 i parlamentari che non avrebbero versato, come promesso e indicato negli statuti interni, parte delle loro indennità al fondo destinato alle piccole e medie imprese e non 8, come si era affrettato ieri a riconoscere il candidato premier.

Intanto da un’indagine demoscopica pubblicata dal Corriere della Sera la partita del 4 marzo potrebbe essere decisa da 35 collegi uninominali contesi tra centro-destra e M5S. Se Fi, Lega e FdI riusciranno a strapparli al movimento fondato di Beppe Grillo, potrebbero ottenere la maggioranza per governare.

Su questi argomenti l’opinione dell’editorialista del quotidiano milanese Massimo Franco al TG della RSI.   

Partecipa alla discussione!

Condividi questo articolo

Cambia la tua password

Desideri veramente cancellare il tuo profilo?