Il collezionista di Carosello
La passione di un uomo per la trasmissione televisiva RAI nata nel 1957 e in breve diventata fenomeno sociale. Carlo Luigi Tranchina, collezionista incontrato dalla Radiotelevisione svizzera, ha raccolto nel corso del tempo migliaia di libri, foto, gadget, pupazzi, oggetti d'ogni tipo, cartonati, confezioni, filmati, disegni e altro ancora sulla storia di Carosello.
Carosello è stato un contenitore di pubblicità televisiva nato il 3 febbraio 1957, quando le trasmissioni sull’unico canale italiano, in bianco e nero, avevano appena compiuto tre anni. Andava in onda tutte le sere, dieci minuti prima delle 20, composto da quattro spettacolini pubblicitari da 1 minuto e 45 secondi più il “codino” pubblicitario” di 15 o 30 secondi.
Dal momento che nessuno spot poteva essere replicato, le aziende erano quindi costrette a presentare ogni sera un nuovo spettacolo di qualità, sia pure serializzato, al quale abbinare il proprio marchio e i propri prodotti. L’appuntamento serale diventò subito un momento focale della giornata, soprattutto per il pubblico più giovane: “dopo Carosello tutti a nanna” diventò una specie di parola d’ordine per le famiglie e la minaccia di “andare a letto senza Carosello” era ben più efficace che quella di andarci senza frutta o senza dolce.
Gli attori e i cantanti coinvolti in Carosello erano tra i più amati dal pubblico, da Tognazzi e Vianello ad Alberto Sordi, da Peppino De Filippo a Tino Scotti, da Carlo Dapporto a Virna Lisi, Nilla Pizzi, il Quartetto Cetra, e via così negli anni successivi per vent’anni, per migliaia di cortometraggi.
Soprattutto nacque e si sviluppò nei due decenni una ricca produzione di cortometraggi animati necessariamente italiani, con personaggi destinati ad accompagnare generazioni di spettatori: il pulcino Calimero, la Linea, Caballero e Carmencita, Unca Dunca, l’Omino coi baffi, Caio Gregorio er guardiano del pretorio, Susanna e la Mucca Carolina, gli abitanti del pianeta Papalla, Angelino ed Ercolino Sempreinpiedi, il vigile Concilia, Ulisse e l’ombra, Mammut-Babbut-Figliut e tanti altri.
A distanza di 60 anni dalla nascita (febbraio 1957) e 40 dalla fine di Carosello (1977), ancora oggi filmati, slogan, musiche e modi di dire creati per quelle pubblicità sono ricordati con simpatia e nostalgia da chi li ha accolti nella propria memoria e sanno ancora incuriosire e affascinare il pubblico giovane di oggi.
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