Due fatti di sangue sconvolgono la Lombardia
Un comandante dei carabinieri ucciso ad Asso, in provincia di Como, e un'altra persona accoltellata a morte ed altre quattro ferite in un centro commerciale di Assago: è il bilancio di due fatti di cronaca nera che hanno sconvolto in queste ore la Lombardia.
Dopo una notte infruttuosa di trattative, i reparti speciali dei carabinieri hanno fatto irruzione nella caserma di Asso, in provincia di Como, e hanno arrestato il brigadiere Antonio Milia.
L'uomo era asserragliato dal tardo pomeriggio di giovedì, dopo aver sparato con la pistola d'ordinanza al comandante, il luogotenente Doriano Furceri, trovato morto all'interno della stazione.
Il brigadiere è accusato di omicidio e di tentato omicidio di un militare del Gis, che ha colpito con un proiettile a un ginocchio durante l'irruzione.
Il blitz è avvenuto poco prima delle 6:00, dopo che per quasi dodici ore un mediatore dell'Arma ha cercato invano di convincere Milia ad arrendersi. L'irruzione ha permesso di liberare una donna carabiniere, che si trovava in una camerata della caserma, e le famiglie degli altri militari, comunque mai in pericolo.
Il brigadiere verrà interrogato già nelle prossime ore per consentire agli inquirenti di far luce sui motivi del suo gesto. Sposato e con tre figli, Milia era stato ricoverato presso il reparto di psichiatria dell'Ospedale di San Fermo della Battaglia (Como) poiché affetto da problemi di disagio psicologico e successivamente dimesso e posto in convalescenza per diversi mesi. Era stato riammesso in servizio a seguito del giudizio di una Commissione Medico Ospedaliera, ente sanitario esterno all'Arma, e dopo copiosa documentazione medico sanitaria di una struttura Ospedaliera pubblica. Attualmente era in ferie.
Un morto e quattro feriti ad Assago
Problemi psichici potrebbero forse essere all'origine anche dell'altro fatto di sangue che giovedì ha sconvolto la regione.
Nel tardo pomeriggio, un italiano di 46 anni ha afferrato un coltello all'interno del supermercato Carrefour in un centro commerciale di Assago, in provincia di Milano, e ha iniziato a colpire persone a caso, uccidendo un dipendente di 30 anni della catena di grande distribuzione e ferendone gravemente altre quattro. Tre di loro sono state trasportate in ospedale e il quadro clinico appare molto grave.
I carabinieri del comando provinciale di Milano stanno lavorando per ricostruire la dinamica, ma per ora escludono che possa esserci una matrice terroristica alla base del gesto. Più probabile che l'uomo abbia colpito in preda a una crisi psichica esplosa all'improvviso.
Tra i feriti anche Pablo Marì, difensore spagnolo del Monza, raggiunto da un fendente che non avrebbe provocato danni preoccupanti al calciatore.
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