Si infiamma la situazione in Medio Oriente. Dalla Cisgiordania a Gaza, i palestinesi si sono ribellati al riconoscimento da parte degli Usa di Gerusalemme capitale di Israele. Le forze israeliane sono dunque in alto allarme per possibili disordini e scontri oggi al termine delle preghiere del venerdì sulla Spianata delle Moschee e in Cisgiordania per il terzo "Giorno di rabbia" indetto dai palestinesi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/fra con RSI
Contenuto esterno
La polizia ha schierato ingenti forze a Gerusalemme, ma al momento non ha previsto alcuna restrizione all’accesso dei fedeli musulmani alla Spianata, come è accaduto in altre occasioni simili. Anche l’esercito ha rinforzato la sua presenza in tutta la Cisgiordania.
Dalla Striscia il leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ha chiamato alla terza Intifada contro “l’occupazione e il nemico sionista”, mentre gli scontri nei Territori già ieri hanno fatto registrare oltre cento feriti.
“Il riconoscimento di Gerusalemme quale capitale di Israele – ha tuonato Haniyeh – è una dichiarazione di guerra nei nostri confronti”. Parole riecheggiate dai canali dell’Isis e di al Qaida, che hanno minacciato di attaccare le ambasciate americane e israeliane.
Nella serata di ieri due razzi sono stati lanciati dalla Striscia verso il sud di Israele, ma sono caduti all’interno dell’enclave palestinese. La popolazione delle aree israeliane, al suono delle sirene di allarme, è corsa comunque nei rifugi.
Alla vigilia del venerdì di preghiera, la tensione è alta. Il bilancio degli scontri nelle manifestazioni di ieri che hanno punteggiato i Territori (da Betlemme, i più gravi, a Hebron, da Ramallah a Tulkarem, a Nablus) è di oltre 100 feriti palestinesi. Molte le bandiere Usa bruciate e le effigi di Trump e Netanyahu date alle fiamme durante le proteste accompagnate dallo sciopero generale proclamato in tutti i Territori.
Nuova intifada?
Gli occhi sono ora rivolti a quello che si teme possa succedere questo pomeriggio al termine della giornata di preghiera sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme e in Cisgiordania. “Facciamo appello affinché l’8 dicembre – ha rivendicato Haniyeh – sia il giorno in cui si scatenino la collera e l’Intifada palestinese contro l’occupazione a Gerusalemme e nella Cisgiordania”.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Gerusalemme capitale, anche Berna condanna
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per il governo svizzero, la decisione di Trump rappresenta un ostacolo sulla via di una pace giusta e sostenibile.
La sfida di Trump, “Gerusalemme capitale d’Israele”
Questo contenuto è stato pubblicato al
“È il momento di riconoscere Gerusalemme capitale di Israele, Gerusalemme è la sede del governo israeliano”, ha detto nel suo discorso di soli cinque minuti il capo della Casa Bianca per il quale non si può continuare con “formule fallimentari”. “Non possiamo risolvere la questione mediorientale con il vecchio approccio, ne serve uno nuovo”, ha continuato…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Torna a salire alle stelle la tensione a Gerusalemme. Giovedì, decine di palestinesi sono rimasti feriti negli scontri con gli agenti di sicurezza israeliani sulla Spianata delle Moschee, dove migliaia di fedeli si erano radunati per la prima volta dopo due settimane di proteste per la presenza di metal detector e barriereCollegamento esterno agli ingressi.…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Giovedì mattina, rende noto la polizia dello Stato ebraico, sono state rimosse le barriere metalliche alle entrate della Spianata, nella Città vecchia di Gerusalemme. I fedeli musulmani -che da quasi due settimane, per protesta, pregavano all’esterno dell’area, rifiutandosi di passare attraverso i varchi elettronici- potranno tornare nel luogo sacro. Lo ha annunciato lo stesso Muftì…
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’ufficio del premier Benyamin Netanyahu, ha infatti precisato che ”Israele resta vincolato dallo status quo sul Monte del Tempio (spianata delle Moschee, ndr) e alla libertà di culto nei Luoghi santi. Il Consiglio di difesa autorizza la polizia a prendere ogni decisione per garantire il libero accesso ai luoghi santi, assicurando la sicurezza e l’ordine…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per gli arabi i sei giorni di guerra che contrapposero Israele a Egitto, Siria e Giordania sono passati alla storia come An-Naksah, “la sconfitta”, un termine che la dice tutta sul peso che questo conflitto ha per la regione. Bastano alcune cifre per rendersi conto dell’entità della disfatta subita dalle forze armate dei tre paesi.…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Trump era affiancato dal rabbino capo del Muro Pianto, Shmuel Rabinovicz. Dopo l’arrivo, Melania e Ivanka si sono dirette nella parte riservata alle donne. Subito dopo il presidente Usa con la kippà in testa si è avvicinato al Muro, ha appoggiato la mano destra sulle pietre millenarie in meditazione ed ha infilato un biglietto di voto…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.