Dopo l’energia del vento e del sole, ecco quella… delle piume
L'industria alimentare scarta ogni anno 40 milioni di tonnellate di piume.
Copyright 2023 The Associated Press. All Rights Reserved.
Un gruppo di studiosi e studiose svizzeri e di Singapore vuole produrre energia usando la cheratina presente nelle piume delle galline.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/mrj con Keystone-ATS
Produrre elettricità pulita grazie alle piume di pollo: è l’idea di un gruppo di ricercatori e ricercatrici del Politecnico federale di Zurigo (ETHZ) e della Nanyang Technological University di Singapore (NTU).
Gli scienziati e le scienziate dei due atenei hanno scoperto che è possibile generare energia utilizzando la cheratina, una proteina presente nel piumaggio di questi pennuti, trasformandola in celle a combustibile meno tossiche di quelle conosciute e impiegate finora.
Le celle a combustibile, si legge in un comunicatoCollegamento esterno pubblicato venerdì sul sito internet dell’ETHZ, sono in grado di generare elettricità. La reazione chimica tra idrogeno e ossigeno sprigiona calore e acqua e, in futuro, le piume potrebbero pertanto diventare un’interessante fonte di energia sostenibile. Quelle in uso attualmente vengono prodotte con materiali altamente tossici, conosciuti anche come “sostanze chimiche eterne”, poiché non si degradano nell’ambiente.
Il team di ricerca ha creato una membrana composta per la maggior parte da cheratina biologica, ecosostenibile e soprattutto disponibile in enorme quantità, poiché le piume di pollo sono composte per il 90% da questa proteina. Sarebbe inoltre un modo per usare quello che attualmente è considerato prodotto di scarto dell’industria alimentare: ogni anno ne vengono incenerite circa 40 milioni di tonnellate, rilasciando nell’aria grandi quantità di CO2 e gas tossici come l’anidride solforosa.
Il gruppo di studio dell’ETH e della NTU ha ora presentato una domanda per brevettare la nuova membrana di celle a combustibile, ha fatto sapere l’ateneo zurighese. Tuttavia, ci sono ancora alcune sfide da superare prima che questa nuova tecnologia possa essere utilizzata: in una seconda fase, si legge nella nota, si dovrà ancora verificare la stabilità e la durata della membrana di cheratina.
I costi del sistema sanitario svizzero sono sempre più elevati
Questo contenuto è stato pubblicato al
I costi del sistema sanitario svizzero ammontano a 94 miliardi di franchi nel 2023, con un aumento del 2,4% rispetto all'anno precedente. Per il 2024 si prevede un ulteriore incremento del 3%.
Telelavoro parte integrante del mercato dell’impiego in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il telelavoro, lanciato dall'epidemia di coronavirus, negli ultimi tempi sembrava subire un rallentamento, con diverse aziende che hanno richiamato i dipendenti negli uffici. Ma non è così.
Appenzello, eletta per la prima volta una donna come Landamano
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Landsgemeinde di Appenzello Interno ha eletto oggi per la prima volta una donna nel ruolo di Landamano. Si tratta della 41enne Angela Koller, rappresentante del Centro.
Aumento del 40% di episodi di razzismo in Svizzera nel 2024
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel 2024 sono stati recensiti in Svizzera 1211 casi di discriminazione razziale, 335 in più rispetto all'anno precedente, con un aumento di quasi il 40%.
Karin Keller-Sutter in Vaticano: “Cerimonia intensa e commovente”
Questo contenuto è stato pubblicato al
La presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter ha definito la cerimonia funebre per papa Francesco, tenutasi oggi in Vaticano, "intensa e commovente".
Questo contenuto è stato pubblicato al
Riapre sabato alle 17 la strada del Gran San Bernardo (A21), che collega il Vallese con la Valle d'Aosta, chiusa da nove giorni al traffico a causa di una valanga.
Gran San Bernardo, ripristino terminato ma la strada resta chiusa
Questo contenuto è stato pubblicato al
I lavori di riparazione termineranno oggi, ma le operazioni di messa in sicurezza delle pareti rocciose proseguiranno anche nei prossimi giorni.
Fondi giù del 10% per le ong svizzere attive all’estero
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel 2025 e nel 2026 i contributi alle ong svizzere per la cooperazione internazionale all'estero subiranno un taglio del 10,5% rispetto al biennio precedente.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.