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I frontalieri con auto targate CH possono di nuovo respirare

Non esistono cifre, ma i frontalieri che usano auto aziendali sono numerosi. Keystone / Karl Mathis

Il divieto per i frontalieri di condurre in Italia auto con targhe svizzere è un problema che dovrebbe presto appartenere al passato. Il Parlamento italiano si appresta infatti ad accettare un emendamento per l'annullamento della normativa.

Questo contenuto è stato pubblicato il 01 settembre 2020 - 17:42

Le modifiche al codice della strada introdotte con il decreto sicurezza di Matteo Salvini hanno creato non pochi grattacapi ai frontalieri alla guida di auto aziendali con targhe svizzere o ai residenti di Campione d'Italia, i cui autoveicoli sono immatricolati nella Confederazione.

Se sorpresi in Italia per motivi di lavoro al volante di autovetture svizzere, incorrono in multe assai salate, da 712 a 2'846 euro, e nel sequestro del veicolo. La misura era stata voluta per impedire a residenti in Italia di circolare con veicoli immatricolati all'estero allo scopo in particolare di risparmiare sulle tasse automobilistiche. Il decreto andava però a colpire appunto anche quei frontalieri alla guida di un'auto aziendale.

Il problema dovrebbe essere presto risolto. Il senatore Alessandro Alfieri (Pd) ha infatti presentato un emendamento per escludere dal divieto di circolare in Italia con un'auto con targhe straniere i lavoratori frontalieri impiegati nei Paesi confinanti (quindi oltre alla Svizzera, Francia, Austria, Slovenia, San Marino e Città del Vaticano) e in quelli limitrofi (Principato di Monaco), nonché i cittadini dell'exclave di Campione d'Italia.

In vigore da metà settembre

Il via libera del Senato, atteso per oggi, e quello della Camera, previsto la settimana prossima, dovrebbero essere semplici formalità, dato che non sono previste modifiche al testo approvato giovedì scorso in Commissione.

Interpellato dal Corriere del Ticino, Alessandro Alfieri precisa che "la normativa entrerà in vigore da circa metà settembre, dopo che ci sarà stata la necessaria interlocuzione con il Governo svizzero e uno scambio corretto delle informazioni per allineare e integrare le normative".

"Siamo finalmente riusciti a risolvere il problema delle targhe estere che tanti disagi causava ai nostri frontalieri", ha dal canto suo commentato il deputato del Pd Enrico Borghi. "Tra i tanti problemi creati dai decreti Salvini, vi era anche quello del blocco della circolazione in Italia per i nostri lavoratori frontalieri che utilizzavano automezzi immatricolati oltre frontiera".

tvsvizzera.it/mar

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