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Disperati messaggi da Aleppo

L'accordo sul cessate il fuoco, concluso ieri sera tra il regime siriano e i ribelli, con la mediazione di Russia e Turchia, è già stato violato. Per il momento è dunque fallita la prevista evacuazione dei civili, che restano così in trappola. Mentre gruppi ribelli avrebbero ricominciato a combattere.

Questo contenuto è stato pubblicato il 15 dicembre 2016
tvsvizzera.it con RSI (TG del 14.12.2016)

L'evacuazione dei ribelli rimasti con le loro famiglie nella parte orientale di Aleppo avrebbe dovuto iniziare questa mattina all'alba. Questo almeno è quanto prevedeva l'accordo siglato ieri tra il regime e gli insorti, ma della ventina di bus predisposti dal regime non ne è partito nessuno.

Secondo fonti russe, gruppi di combattenti hanno violato il cessate-il-fuoco e i bombardamenti sono ripresi. Scontri che rischiano di far fallire gli accordi ma che non potranno proseguire a lungo.

Secondo l'ONU, i combattenti che si trovano ancora nella ristretta zona assediata sarebbero solo 1500. L'ultima sacca di resistenza che non cede per convinzione o per paura. Diversi sono infatti i racconti di questi ultimi giorni su esecuzioni sommarie, arresti e arruolamenti forzati da parte dell'esercito di Bashar Al Assad.

Intanto l'accordo concluso grazie a Russia e Turchia ha colto di sorpresa sia il consiglio di sicurezza dell'ONU che gli Stati Uniti, ormai simboli dell'impotenza e dell'immobilismo internazionale. 


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