Il Senegal in questi giorni è attraversato da pesanti disordini: gli scontri tra la polizia e i sostenitori del leader dell’opposizione Ousmane Sonko, condannato a due anni di carcere per "corruzione dei giovani", hanno provocato finora la morte di nove persone. Le autorità, nel frattempo, hanno deciso di bloccare i social media e le piattaforme di messaggistica. Gli scontri più violenti sono avvenuti nella capitale Dakar, dove la polizia ha usato gas lacrimogeni nei pressi dell'università. Secondo i sostenitori di Sonko, la condanna nasconde un complotto per escluderlo dalle presidenziali dell'anno prossimo.
Sconfitta dei conservatori alle amministrative britanniche
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Sadiq Khan conquista uno storico terzo mandato a sindaco di Londra. Crollo in molte località dei conservatori del premier Rishi Sunak.
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La consigliera federale ha assicurato il contributo elvetico alla ricostruzione della caserma delle Guardie pontificie.
Una lavoratrice su due ha subito molestie sui cantieri
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Le donne del ramo delle costruzioni, aderenti al sindacato Unia, chiedono tolleranza zero e norme specifiche contro i comportamenti inappropriati sul posto di lavoro.
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Oltre un centinaio di politici europei, ritenuti ostili da Pechino, sono finiti nel mirino dell'organizzazione APT31.
Messaggi d’odio anche sulle piattaforme commerciali
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Finora si riteneva che i contenuti offensivi fossero presenti soprattutto sui social media, invece una ricerca ha scoperto che abbondano anche, ad esempio, su Amazon e tutti.ch.
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Iniziata la visita della consigliera federale in Italia e Vaticano. Giorgia Meloni interverrà al vertice sull'Ucraina in Svizzera.
Clima, imbrattare monumenti rischia di costare molto caro
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L'inasprimento delle sanzioni per gli autori di atti vandalici, anche a titolo dimostrativo, per cause ambientaliste è stato approvato in commissione.
L’ex presidente russo Dimitri Medvedev ringrazia ironicamente la Svizzera
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La conferenza per la pace in Ucraina indetta dalla Svizzera in giugno è stata oggetto di scherno da parte dell'ex inquilino del Cremlino.
Nazionalità, lingua e sesso i principali motivi di discriminazione
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In un'indagine intitolata "Discriminazione e razzismo in Svizzera 2023", l'Ufficio federale di statistica (UST) ha fatto il punto sulla situazione.
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