Passaggio di consegne alla testa dell’aviazione militare
Mentre non si placano le polemiche sui progetti d’acquisto di nuovi aerei da combattimento portati avanti dal Dipartimento federale della difesa (DDPS) si è tenuta ieri, alla presenza del consigliere federale Guy Parmelin, al passaggio di consegne alla testa delle Forze aeree svizzere (che sarà effettivo dal primo gennaio).
Il nuovo comandante Bernhard Müller, che sebentrerà ad Aldo Schellenberg, sarà subito confrontato con spinosi dossier, in particolare quello relativo alla sostituzione degli attuali caccia dopo la bocciatura alle urne dell’acquisto di 22 Gripen Saab nel maggio 2014.
In proposito nelle scorse settimane è uscito sui media la notizia riservata relativa a una possibile commessa da 9 miliardi di franchi per 40 caccia e un nuovo sistema missilistico terra-aria. Una strategia che vedrà impegnato l’ex pilota di elicotteri che dovrà comunque dire la sua in merito alle varie opzioni sul tavolo.
Di sicuro il dipartimento della difesa, impegnato attualmente sul fronte della cybercriminalità e del terrorismo, non intende lasciare sguarniti i cieli elvetici man mano che diventano obsoleti i tradizionali armamenti ed è deciso a investire al riguardo. Ma gli equilibri politici su questo tema, come insegna anche la storia recente, sono precari.
C’è poi da risolvere la problematica dei diversi incidenti che hanno colpito recentemente velivoli militari e che il comandante uscente Aldo Schellenberg attribuisce soprattutto alla sfortuna.
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