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Detassazione parziale degli assorbenti in Svizzera

Distributori nelle scuole
Distributori nelle scuole Keystone / Laurent Gillieron

Le due Camere federali concordano sulla riduzione dell'IVA sui prodotti per l'igiene mestruale. "Sono beni di prima necessità".

Le tasse sui prodotti igienici femminili, come gli assorbenti e i tamponi, saranno alleggerite sensibilmente. Dopo il Consiglio Nazionale, anche la Camera alta ha votato martedì una riduzione dell’IVA dal 7,7% al 2,5% nell’ambito di una più ampia revisione della legge. 

Questo significa che gli articoli per l’igiene mestruale saranno equiparati a beni di prima necessità, come diverse derrate alimentari, a libri e giornali o ancora ai medicinali per quanto concerne questo tipo di imposta.

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La misura non ha suscitato particolari discussioni in seno al Consiglio degli Stati, mentre lo scorso maggio, durante il dibattito al Nazionale, si era scontrata con l’opposizione dell’Unione democratica di centro (destra ultraconservatrice) e di parte del Partito liberale radicale (centro-destra).

Il provvedimento, che dovrebbe provocare minori entrate alle casse federali per circa 10-15 milioni di franchi (su un totale di 22 miliardi), era stato sostenuto anche dal Governo.  

Sempre in ambito di salute i senatori hanno deciso di equiparare tutte le prestazioni erogate dai servizi di aiuto e cura a domicilio d’utilità pubblica e a scopo lucrativo.

Oggi gli ospedali con finalità economiche sono esonerati dal pagamento dell’IVA, a differenza delle organizzazioni a domicilio associate a Spitex, la federazione nazionale che raggruppa questo tipo di servizi.

La sinistra e alcuni consiglieri agli Stati del Centro volevano invece mantenere il regime vigente. In ogni caso ora l’intero pacchetto ritorna al Nazionale per smussare le divergenze residue.













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