L’esercito svizzero ha a disposizione un gruppo di forze speciali che vengono impiegate per missioni all’estero, ma non solo.
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tvsvizzera.it/mrj
Si chiama DEE-10 (Distaccamento d’esplorazione dell’esercito 10) e per la prima volta la Radiotelevisione della Svizzera romanda RTS ha potuto seguirne gli addestramenti: si tratta di un corpo d’élite dell’esercito svizzero che viene impiegato principalmente per missioni all’estero.
Questa unità d’élite, operativa dal 2007, è stata utilizzata recentemente in Afghanistan e in Ucraina per il salvataggio di cittadini e cittadine svizzeri in pericolo, ma anche come riserva nel corso del vertice USA-Russia tenutosi a Ginevra.
La selezione è spietata: per tre settimane le nuove reclute vengono sottoposte a test fisici e psichici molto duri: “Quello che cerchiamo è l’autodisciplina. Preferiamo lasciare le persone da sole e vedere come reagiscono, piuttosto che gridare loro contro o dare loro degli ordini in continuazione”, ha dichiarato un comandante del gruppo.
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Una volta passato il processo di selezione, arrivano le esercitazioni con diversi scenari, come per esempio la protezione di un ambasciatore o di un’ambasciatrice in missione. La DEE-10 è un’unità d’intervento polivalente che può svolgere qualsiasi tipo di lavoro di esfiltrazione, salvataggio di ostaggi o protezione di ambasciate all’estero. Nel mese di febbraio di quest’anno, per esempio, questi soldati d’élite sono stati chiamati in Ucraina per esfiltrare cittadine e cittadini elvetici da Kiev.
La DEE-10 è nata per essere operativa al di fuori dei confini elvetici, ma alcuni Cantoni – con l’accordo del Dipartimento militare e del Dipartimento federale degli affari esteri – possono impegnare questo contingente anche in Svizzera.
Nell’agosto del 2021 i soldati dell’unità sono stati coinvolti nell’evacuazione di 387 persone in Afghanistan in seguito alla ripresa del potere da parte dei talebani. Nel febbraio 2022, il DEE-10 è invece stato chiamato in Ucraina per esfiltrare cittadine e cittadini svizzeri da Kiev. Come spiega l’ambasciatore elvetico in Ucraina Claude Wild, “riceviamo il rinforzo del DEE-10 non necessariamente perché pensiamo a un’evacuazione in particolare (che rimane una possibilità), ma perché siamo in modalità di crisi”.
Ad eccezione di questi interventi importanti, che hanno un grande riscontro mediatico, si sa poco o nulla delle altre missioni, che devono essere approvate dal Consiglio federale.
Si tratta, certo, di soldati – stando a nostre informazioni l’unità è attualmente composta solo da uomini – la cui forma fisica è al di sopra della media, ma questo non basta: “Oltre che all’istruzione pratica nelle più disparate tecniche d’impiego (protezione, esplorazione, tecnica di pattugliamento, tecnica di combattimento, trasmissioni, sopravvivenza, servizio sanitario ecc.), viene attribuita grande importanza a contenuti come il diritto, la geografia, l’etnologia, la competenza interculturale, la politica di sicurezza internazionale, la tecnica linguistica e della comunicazione, la tattica e la tecnica di condotta”, si può leggere sul sito dell’Esercito svizzeroCollegamento esterno. Dopo aver seguito l’istruzione di base, poi, questi soldati (che hanno un’età compresa tra i 22 e i 42 anni) si specializzano in diversi ambiti (sanitario, trasmissioni, esplosivi, tiratori scelti, ecc.).
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