Dante protagonista a Palazzo federale

Settecento anni fa, nella notte tra il 13 e il 14 settembre del 1321, moriva in esilio a Ravenna Dante Alighieri, sopraffatto dalla malaria che aveva contratto alcuni anni prima.
Per celebrare la ricorrenza è stato organizzato martedì sera un incontro nella capitale federale, che ha visto la presenza, tra gli altri, del ministro degli Esteri Ignazio Cassis e l’ambasciatore italiano a Berna Silvio Mignano.
Nell’aula di Palazzo federale sono risuonati i versi estratti del sommo poeta e padre della lingua che accomuna Italia e Svizzera (come noto l’italiano, lingua ufficiale della Confederazione insieme al tedesco e al francese, è parlato da una folta comunità di italofoni).
“Potervi parlare stasera, come politico, come medico, e come rappresentante di questa lingua e cultura nel Governo svizzero, è uno di quei casi fortuiti talmente belli da non sembrare veri”, ha esordito il ministro elvetico CassisCollegamento esterno, che al momento del suo insediamento in governo aveva voluto precisare che lui “sognava in italiano”.
L’evento dantesco all’ombra della cupola di Palazzo federale non è che uno degli appuntamentiCollegamento esterno che si svolgono in questo periodo nella Confederazione.
In merito il Tg propone un’intervista ad Aldo Cazzullo, giornalista e autore di due libri sul “Ghibellin fuggiasco”.

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