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Dal 2050 solo mobilità rispettosa dell’ambiente sulle Alpi

Ferrovia alpina
Costituita l'Alleanza del Sempione a tutela del clima alpino. © Keystone / Christian Beutler

Entro il 2050 il trasporto attraverso le Alpi dovrà essere neutrale per il clima. Lo hanno stabilito giovedì a Briga, nel Canton Vallese, i ministri dell’ambiente e dei trasporti dei Paesi alpini che a tale scopo hanno istituito l'Alleanza del Sempione ed elaborato un piano d'azione comune. L'Italia non ha firmato (ancora) per "impedimenti" formali.

Fra le misure proposte nel documentoCollegamento esterno, elaborato su iniziativa della consigliera federale Simonetta Sommaruga, figurano l’abbonamento unico nei trasporti pubblici in tutta la regione alpina, una rete di stazioni di rifornimento elettrico e la promozione dei treni notturni.

Il piano d’azione dal profilo formale consiste in una dichiarazione di intenti e non è giuridicamente vincolante, precisano fonti di Berna, ma ha pur sempre una valenza politica ed è utile per monitorare i progressi comuni in questo ambito.

Temperature in rapido aumento

Nelle Alpi, ha indicato per la Confederazione Maria Lezzi, direttrice dell’Ufficio federale per lo sviluppo territoriale (ARE), in sostituzione della consigliera federale Simonetta Sommaruga, le temperature aumentano a velocità doppia rispetto alla media mondiale e questa tendenza è da ricondurre, tra l’altro, anche al settore dei trasporti (merci e passeggeri), responsabile di quasi il 30 per cento di tutte le emissioni di gas serra.

Per questa ragione, sostiene la titolare dello sviluppo territoriale, “è necessario collaborare affinché si possa rendere la mobilità più rispettosa del clima nella regione alpina”.

Una posizione di rilievo nel piano è data al potenziamento del trasferimento del traffico merci su rotaia, come la Confederazione sta promuovendo ormai da decenni e che non può prescindere, a detta di Berna, da una discussione seria sulla tassa sul traffico pesante a livello alpino.

Riguardo al traffico su gomma l’Alleanza del Sempione intende inoltre incentivare la sostituzione di camion a benzina e a diesel con veicoli a emissioni zero, e questo presuppone evidentemente un adeguamento dell’infrastruttura per la ricarica dei veicoli elettrici.

Il rafforzamento del trasporto passeggeri transfrontaliero e della mobilità sostenibile richiederà la costituzione di un sistema di biglietti comune per i vettori pubblici valido sull’intero arco alpino. Sempre in tale ambito saranno intensificati i collegamenti ferroviari notturni ed elettrificate le flotte degli autobus (mentre sulle linee non elettrificate i convogli avranno una propulsione a celle combustibile).

Un marchio ad hoc per le destinazioni turistiche

I Paesi alpini intendono inoltre elettrificare le flotte di autobus e utilizzare treni a celle combustibile sulle tratte non elettrificate. Saranno poi migliorati i collegamenti ferroviari con le destinazioni turistiche alpine e promossi gli spostamenti a piedi e in bicicletta nelle località turistiche. Inoltre, verrà istituito un marchio per designare le destinazioni di viaggio neutrali in termini di CO2.

Per il momento l’Italia non ha ancora firmato il documento istitutivo dell’Alleanza ma il ritardo, che non dovrebbe superare alcuni giorni, è legato all’iter di formazione del nuovo governo a Roma, secondo quanto riferiscono fonti di Berna.

L’Alleanza del Sempione riunisce gli otto Stati membri della Convenzione delle Alpi e del Processo di Zurigo. Quest’anno entrambi gli organismi sono presieduti dalla Svizzera. Nel corso dell’incontro la presidenza della prima è passata alla Slovenia, mentre il prossimo anno a presiedere il secondo sarà la Francia.

La Convenzione delle Alpi esiste dal 1991. Si tratta del primo accordo internazionale al mondo per la protezione di una regione di montagna. La Svizzera l’ha ratificata nel 1999 e il DATEC la attua e la sviluppa ulteriormente assieme ai ministri dell’ambiente dei Paesi partner.
Il Processo di Zurigo è stato istituito dopo il catastrofico incendio del 2001 nella galleria autostradale del San Gottardo nonché i gravi incidenti nei trafori rispettivamente dei Tauri in Austria e del Monte Bianco in Francia. A seguito di tali eventi, i ministri dei trasporti e dell’ambiente si sono incontrati a Zurigo, su iniziativa della Svizzera, con l’obiettivo di rendere più sicuro il traffico attraverso le Alpi e di potenziarne il trasferimento dalla strada alla rotaia.

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