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Da 75 anni dà un tetto a giovani madri in difficoltà

© Keystone / Gaetan Bally

Casa Santa Elisabetta aiuta donne, bambini e famiglie a ritrovare stabilità. È nata grazie ad un frate cappuccino, che sfidò i pregiudizi e le maldicenze.  

Questo contenuto è stato pubblicato il 19 luglio 2022
tvsvizzera.it/MaMi

È un vocìo che echeggia ogni giorno in questo giardino di una casa sulle colline di Lugano. Voci di bambini che non vedremo. Perché qui vivono protetti e accuditi, lontano per qualche tempo da mamma e papà. 

L'istituzione di cui parliamo si chiama Casa Santa ElisabettaLink esterno ed è in grado di ospitare fino a dieci mamme con i propri figli. Ma anche bambini che sono stati allontanati temporaneamente dai genitori. E se il suo servizio può sembrare scontato, in realtà si è trattato di una conquista sudata. La si deve al suo fondatore, un frate cappuccino ticinese, che 75 anni fa sfidò la società e i suoi pregiudizi verso le gravidanze inattese.

Il sostegno che la struttura offre è il frutto di una processo condotto in collaborazione dalla famiglie e dalle autorità. Queste ultime decidono per la collocazione nella casa, così da aiutare i genitori a ritrovare se possibile la forza e la serenità e quindi il loro ruolo.

La storia della struttura nel servizio del Quotidiano:

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Oggi ci sono quattro punti di incontro sparsi sul territorio. Sono spazi neutri dedicati agli incontri fra i genitori non affidatari e i loro figli, sorvegliati da personale qualificato. Sono volti a recuperare la genitorialità. Un servizio garantito tramite un mandato di prestazione concesso dall'autorità cantonale.

Un equilibrio delicato dentro una rete di aiuti intessuta fra l'associazione e i servizi cantonali dal 1987, data del riconoscimento da parte dello Stato. Da allora le autorità regionali di protezione lavorano gomito a gomito con il personale, oggi una quarantina di operatori sociali e sanitari.

Che cosa rimane dell'eredità di Padre Aurelio? Oggi come allora, all'ospite che varca la soglia di questa casa è chiesto di fare un percorso in comune, con l'obiettivo di ritrovare la strada giusta.

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