Crolla la lira turca
Non si arresta il crollo della lira turca che, in avvio di contrattazioni, è arrivata a perdere fino al 13,5%. La valuta di Ankara è sotto attacco per via dei timori sulle politiche economiche del paese. Da gennaio ha perso il 30% del suo valore.
La lira turca ha toccato un minimo storico in scia alle crescenti preoccupazioni sulle relazioni con gli Usa e sulla galoppata dell’inflazione, che mette a rischio i piani del governo di arginare il crollo della valuta sui mercati.
La valuta di Ankara sta vivendo la peggior settimana dallo scoppio della crisi finanziaria nel 2008. Il governo turco ha abbassato ieri dal 5,5 al 4% l’obiettivo di crescita e sta cercando di sistemare le vulnerabilità di un’economia preda di un’inflazione galoppante mentre i rendimenti sui titoli di Stato decennali viaggiano poco sotto il 20%.
Crolla poi si riprende la borsa turca
La Borsa di Istanbul ha recuperato sul finale di seduta e ha chiuso in perdita del 2,3%, dopo essere scesa anche dell’8,8%. La lira turca è scesa del 16% a 6,6 contro il dollaro.
Invito alla calma
Il presidente turco Erdogan invita alla calma dopo il crollo della lira turca, scesa fino quasi del 12% sul dollaro. Il presidente dello stato ha sollecitato la popolazione a cambiare la moneta straniera in quella locale.
Nel frattempo il presidente turco Recep Tayyip Erdogan denuncia “campagne” contro il suo paese. “Ci sono diverse campagne in corso, non prestate loro alcuna attenzione”, ha detto Erdogan secondo quanto riporta l’agenzia di stampa statale Anadolu, citata da Bloomberg. “Non dimenticate questo: se loro hanno i dollari, noi abbiamo la nostra gente, il nostro diritto, il nostro Allah”.
Contagiati i mercati emergenti
L’onda d’urto del crollo della lira turca travolge altri mercati emergenti. Al peso argentino che affonda nei confronti del dollaro con un balzo dei rendimenti sui titoli di stato a 100 anni di Buenos Aires che lascia intravedere una recessione alle porte, si aggiunge il crollo del rand sudafricano che scende a 14 per dollaro per la prima volta da novembre.
Trump “infierisce”
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato di aver raddoppiato dazi su alluminio e acciaio dalla Turchia. “Ho appena autorizzato un raddoppio dei dazi sull’acciaio e l’alluminio della Turchia in quanto la loro valuta, la lira turca, è in rapido calo nei confronti di un dollaro molto forte. I dazi sull’alluminio saranno ora al 20% e quelli sull’acciaio al 50%. I nostri rapporti con la Turchia non sono buoni al momento”, indica Trump in un tweet.
I have just authorized a doubling of Tariffs on Steel and Aluminum with respect to Turkey as their currency, the Turkish Lira, slides rapidly downward against our very strong Dollar! Aluminum will now be 20% and Steel 50%. Our relations with Turkey are not good at this time!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) August 10, 2018Collegamento esterno
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