La televisione svizzera per l’Italia

Un passaporto, cento interrogativi

Il Covid Pass è già realtà a Bolzano
Il Covid Pass è già realtà a Bolzano RSI-SWI

Il progetto di Covid Pass della provincia autonoma di Bolzano, già operativo, è oggetto di un'istruttoria aperta dal Garante della privacy.

La provincia autonoma di BolzanoCollegamento esterno, in Italia, è stata ad esempio la prima a rendere disponibile il “corona pass”, un passaporto vaccinale che autorizza chi lo possiede ad accedere a determinate aree (ristoranti al chiuso) o a compiere attività (nuoto o altri sport di contatto) non consentite agli altri.

Si tratta di un semplice QR code che il gestore dell’attività può “leggere” con il suo smartphone e verificare la non contagiosità della persona.

Per ottenere il codice è necessario essere in una di queste tre condizioni: aver completato un ciclo di vaccinazione (2 dosi), essere guariti dal Covid o aver fatto un tampone antigenico nelle 72 ore precedenti.

“Lo screening collegato al corona-pass sta funzionando – ha detto il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno KompatscherCollegamento esterno – lo abbiamo fatto prima che altrove e i risultati già si vedono”.

Tuttavia, in Italia, si è acceso il dibattito sulle disuguaglianze che il corona pass creerebbe nei diritti dei cittadini. Il Garante per la Privacy ha aperto un’istruttoria per verificare la legittimità del progetto.

Contenuto esterno


I più discussi

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR