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Covid-19, via libera di Berna alla quarta dose

Per chi non viaggia, consiglia Berna, meglio attendere. Keystone / Georgios Kefalas

Da oggi in Svizzera è possibile sottoporsi alla vaccinazione di richiamo contro il Covid-19 anche per motivi non espressamente indicati dai medici ma i costi se li devono assumere gli interessati,  soprattutto i vacanzieri.

Questo contenuto è stato pubblicato il 10 giugno 2022 - 13:21
tvsvizzera/spal con Keystone-ATS

Lo ha deciso oggi il governo federale che alla vigilia dei grandi esodi estivi è voluto andare incontro alle richieste dei vacanzieri che si apprestano a partire per l'estero.

Restano ovviamente a carico del sistema sanitario le vaccinazioni raccomandate ai soggetti ritenuti a rischio per carenze diagnosticate al loro sistema immunitario.

Booster per viaggiare

Nonostante l'ingresso nella Confederazione non sia più soggetto ad alcuna prescrizione di tipo sanitario legata al coronavirus, vi sono diversi paesi che richiedono il cosiddetto booster alle persone che hanno completato da lungo tempo il loro ciclo vaccinale.

In proposito Berna precisa che la quarta dose viene effettuata al di fuori dell'omologazione di Swissmedic (off-label) e senza la raccomandazione dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e della Commissione federale per le vaccinazioni (CFV).

Berna consiglia di attendere

Per queste ragioni le autorità svizzere consigliano alla popolazione che non intende recarsi all'estero nei prossimi mesi di attendere il momento in cui il numero di infezioni tornerà a salire, verosimilmente in autunno, per farsi nuovamente vaccinare con i preparati autorizzati da Swissmedic contro il Covid-19. La protezione di questi vaccini è infatti massima nelle settimane e nei mesi immediatamente successivi all'inoculazione e questo vale anche per le persone particolarmente a rischio.

Per ridurre le divergenze con i paesi vicini, che possono creare problemi alla mobilità transfrontaliera, il Consiglio federale ha anche deciso di recepire due nuovi regolamenti in materia dell'UE che consentono di prorogare al giugno 2023 la compatibilità del certificato Covid svizzero con le direttive europee.

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