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Variante inglese nel continente? Colpa della Svizzera, dice Ricciardi

sciatori davanti a un impianto di risalita
Tutta colpa dei turisti britannici accorsi nelle località sciistiche svizzere? Keystone / Jean-christophe Bott

Per Walter Ricciardi, se la variante britannica della Sars-CoV-2 si è propagata nell'Europa continentale, è soprattutto dovuto alla Svizzera, che ha mantenuto i suoi impianti sciistici aperti, attirando così turisti da oltre Manica.

Intervenendo domenica alla trasmissione Che Tempo che fa, il professore Walter Ricciardi, consigliere del ministro della salute Roberto Speranza per l’emergenza Covid-19, non ha risparmiato critiche alla Confederazione.

Giustificando il dietrofront dell’ultimo secondo della autorità italiane, che hanno vietato lo svolgimento della attività sciistiche amatoriali fino al 5 marzo e quindi impedito la riapertura degli impianti prevista oggi, Ricciardi ha dapprima sottolineato che sin dalla prima fase si era consapevoli che la situazione non si sarebbe risolta in poche settimane e che era da ottobre “che si sapeva che gli impianti non avrebbero potuto essere riaperti” per tutta la stagione.

Il consulente del Governo italiano ha poi puntato il dito contro la Confederazione: “Il paese che ha fatto entrare la variante inglese in Europa è la Svizzera; la catena contagionistica è stata ricostruita: gli inglesi sono andati a sciare in Svizzera. Eclatante il caso di una maestra che è tornata a scuola e ha infettato praticamente tutti i suoi allievi. Da lì poi si è sparsa nelle scuole svizzere e nel resto d’Europa. Sono cose che noi sappiamo e diciamo, ma che la politica è restia a dire completamente. La verità è che dobbiamo lottare e, se lottiamo con ragionevolezza e concordia, torniamo alla normalità”.

L’intervista della RSI a Walter Ricciardi

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Per Berno Stoffel, direttore di Funivie Svizzere, l’organizzazione ombrello degli impianti di risalita, quelle di Ricciardi sono solo “speculazioni”. E secondo lui, non ci sono evidenze di una responsabilità elvetica nella diffusione della variante britannica. le misure di protezione adottate negli impianti sciistici “sono efficaci”, ha sottolineato.

L’Ufficio federale della sanità pubblica ha da parte sua rilevato che al momento non ci sono prove scientifiche per confermare che la variante inglese si sia diffusa proprio sulle piste di sci svizzere.

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tvsvizzera.it/mar con RSI (TG del 15.2.2021)


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