La televisione svizzera per l’Italia

Quattro secoli fa il ‘Sacro macello’ in Valtellina

Scena dipinta di una battaglia con persone a terra, scie di sangue, armi da taglio
Un episodio che tutti i valtellinesi conoscono. RSI-SWI

Quattrocento anni fa, la Valtellina fu teatro di un eccidio di protestanti. Tra il 19 e il 23 luglio del 1620, centinaia di persone furono uccise da bande cattoliche. Il 'Sacro macello', nome col quale il massacro è passato alla storia, sarà commemorato da un libro e con un convegno storico che si terrà in settembre a Tirano.

I riformati erano una minoranza, e un gruppo di cattolici era deciso a cancellarla dalla regione. “La fase iniziale è stata quella più violenta, a Tirano e Teglio, e poi Sondrio. Scendendo verso la bassa valle la violenza è diminuita”, rievoca lo storico Saverio Xeres. Furono uccisi anche dei cattolici che non vollero collaborare alla strage o avvisarono i protestanti.

La presenza evangelica in Valtellina e a Chiavenna era giovane. Dalla metà del Cinquecento comunità riformate erano sorte un po’ ovunque, grazie soprattutto alla predicazione di profughi religiosi italiani. Ma sotto l’impulso della Controriforma e degli interessi politici della Spagna che governava il ducato di Milano, il clima si deteriorò fino a quel bagno di sangue.

Immagine di una fortezza su un promontorio tratta da un incisione o forse disegno a china
Ai primi del ‘600, il governatore spagnolo di Milano fece costruire all’imbocco della Valtellina una fortezza presidiata da una cospicua guarnigione. RSI-SWI

La strage del luglio del 1620 ha lasciato una traccia nella coscienza collettiva. “Forse l’unico episodio che tutti i valtellinesi conoscono è questo”, osserva Xeres. Quel che non tutti ricordano, è che per un certo tempo gli abitanti della valle furono vicini ai riformati, con i quali condivisero molto e dai quali certamente impararono qualcosa. “E invece sappiamo soltanto che li abbiamo ammazzati, e questo è impressionante”, conclude lo storico.

Contenuto esterno
Contenuto esterno
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
I più letti della settimana

Un mosaico di notizie selezionato in maniera automatica in base a quelle che più hanno suscitato l’interesse dei lettori nel corso della settimana precedente.

Settimanale

La dichiarazione della SRG sulla protezione dei dati fornisce ulteriori informazioni sul trattamento dei dati.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR