“È giunta l’ora di porre fine alla più lunga guerra dell’America”
Dopo 20 anni, gli Stati Uniti si ritireranno entro l'11 settembre dall'Afghanistan. Lo ha annunciato il presidente USA Joe Biden.
“Sono il quarto presidente americano a gestire la presenza militare americana in Afghanistan” e “non trasmetterò questa responsabilità a un quinto”, ha affermato Joe Biden “Non possiamo continuare con questo ciclo di prolungare o rafforzare la nostra presenza militare in Afghanistan nella speranza di creare le condizioni ideali per un ritiro”. “Solo gli afghani hanno il diritto e la responsabilità di guidare il loro Paese”, ha poi dichiarato ufficialmente.
Nonostante i crescenti timori di una vittoria dei talebani e il ritorno di un regime fondamentalista come quello che hanno imposto dal 1996 al 2001, Washington ha annunciato di voler lasciare il paese dell’Asia centrale “senza condizioni” entro l’11 settembre, coordinandosi con gli altri Stati che fanno parte della coalizione internazionale. Il presidente statunitense sembra essere andato contro le raccomandazioni del Pentagono, che avrebbe preferito non annunciare una data precisa.
I talebani non ci stanno
Il presidente afghano Ashraf Ghani ha confermato di avere avuto dei colloqui in merito con Joe Biden e ha dichiarato che “la sicurezza afghana e le sue forze di difesa sono pienamente in grado di difendere il loro popolo e il loro paese”.
La data annunciata da Biden posticipa di quattro mesi la scadenza del primo maggio fissata in un accordo del febbraio 2020, raggiunto dal suo predecessore Donald Trump e dai talebani.
“Se l’accordo viene violato e le forze straniere non lasciano il nostro paese alla data prevista” del primo maggio, “ci saranno sicuramente problemi e coloro che non rispettano l’accordo saranno ritenuti responsabili”, ha twittato mercoledì il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid. Il movimento ha già annunciato che non parteciperà alla conferenza di pace la conferenza di pace prevista dal 24 aprile al 4 maggio ad Istanbul.
800 italiani
La Nato si allineerà con il calendario degli statunitensi. Gli oltre 7’000 soldati della coalizione, tra cui 800 italiani, lasceranno il paese a partire da maggio.
“Abbiamo condiviso la linea Usa, conveniamo sul fatto che serva un cambio di passo in Afghanistan”, ha detto il ministro degli esteri italiano Luigi Di Maio al termine di un incontro a Bruxelles coi colleghi tedesco, turco, britannico e con il segretario di Stato americano.
In questa scheda della RSI, ripercorriamo le principali tappe di questo conflitto.
tvsvizzera.it/mar/agenzie con RSI (TG del 14.4.2021)
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